La Tribuna Sammarinese: La corrente anti -Pss è convinta della necessità di riunire il partito per decretare l’ingresso nel partitone socialista / Dietro alla costituente spunta l’ombra dei restauratori, Psd verso il congresso / Spaccare il Psd , rompere l’asse Pdcs-Ap e riformare una coalizione democristiani e socialisti in vecchio stile. Questi, da quanto si mormora in via Ordelaffi, sono i piani di Casali
Nonostante la serie di documenti a favore della fusione nel Pss approvata dal Partito, il Psd potrebbe rinviare l’ultima e definitiva parola a un congresso.
Da organizzare in autunno.
La decisione di convocare un Congresso sarebbe il principale movente della calma mostrata dai ‘sabotatori’, che nell’ultimo periodo hanno assistito senza reagire all’entrata in scena del Psrs, inserito nell’affare di fronte ai non pochi imbarazzi creati all’interno del Patto per San Marino.
Al momento l’ipotesi di un congresso del Psd, che dovrebbe fare i conti con i mesi necesari all’organizzazione, non sembra piacere ad Augusto Casali. I tempi della Costituente infatti si dilaterebbero troppo.
Di fronte a un’attesa che potrebbe diventare snervante, sembra che nella testa di Casali inizi a farsi strada un’idea che è un ricatto: far saltare tutto.
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