Per la seconda settimana consecutiva Stefano Elli di IlSole24Ore torna ad occuparsi della Repubblica di San Marino ed, in particolare, del Credito Sammarinese coinvolto, fra l’altro, nell’indagine Decollo
Money, in un paese letteralmente stroncato dalla indagine
Staffa (camorra).
Titolo di oggi: Dissesti in vista. Aut Aut dei commissari ai soci / Al Credito Sammarinese soldi subito o l’insolvenza / Ricapitalizzazione da 40 milioni. Oppure sul Titano andrà in scena la liquidazione
I signori azionisti del Credito Sammarinese sono pregati di riunirsi in assemblea. mettere mano al portafoglio ed entro otto giorni abbattere le perdite ricapitalizzando la banca.
In caso contrario si procederà con la richiesta di messa in liquidazione coatta amministrativa dell’istituto di credito.
Questo, in estrema sintesi il messaggio epistolare (datato 26 settembre, e spedito il 27) inviato dal commissario straordinario della banca, Nunziato Caliò agli azionisti della Banca, fondata da Lucio Amati.
Dunque sette giorni per reperire 40 milioni: i 12 necessari alla capitalizzazione minima della banca, più i 28,5 necessari all’abbattimento delle perdite. Un po’ poco – si osserva da più parti – il tempo concesso ai soci per mettere l’azienda al riparo dal rischio della Lca. Un rischio più grave di quanto non sembri a prima vista. Sì, perché per San Marino la dichiarazione d’insolvenza di una banca sarebbe un precedente assoluto.
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