San Marino, Cs. Mario Amati: lieto per i clienti, preoccupato per i dipendenti

San Marino, Cs. Mario Amati: lieto per i clienti, preoccupato per i dipendenti

Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino:         

Firmato il piano di salvataggio. Gli sviluppi sono stati ufficializzati ieri durante il congresso. Fabbri (direttore Bac): «Abbiamo fatto uno sforzo encomiabile per il sistema»Credito sammarinese, i conti sono salviL’istituto chiuderà: 32 dipendenti in mobilità. I depositi spartiti tra 5 banche sammarinesi 

Il Credito Sammarinese   chiude:  in mobilità i 32 dipendenti.  Salvi, però, i depositi  dei correntisti, grazie alla  cordata delle cinque banche  sammarinesi che si  “spartiranno ” i conti:  non sarà quindi lo stato a  mettersi le mani in tasca,  ma il sistema finanziario.  Confermati i nomi degli istituti  “paracadute ”: Banca Agricola Commerciale, Banca di San Marino, Istituto Bancario Sammarinese, Asset  Banca, Cassa di Risparmio.  Il piano di “salvataggio”  è stato siglato lunedì  sera in Banca Centrale  e  ufficializzato ieri mattina  in congresso, in seguito  presentato anche ai capigruppo  consiliari: lo stato  partecipa indirettamente  attraverso la concessione  di sgravi fiscali alle banche.

Cosa ne guadagnano  le banche? «Un  vantaggio di reputazione,  nel l’immediato – commenta  a caldo il direttore  di Bac, Pier Paolo Fabbri  -. Abbiamo fatto uno  sforzo esagerato per non  far perdere i soldi ai correntisti:  encomiabile per  il sistema». Soddisfatto,  seppur con qualche  preoccupazione, anche  Mario Amati, figlio del  proprietario Lucio Amati  ora agli arresti domiciliari  per riciclaggio: «Da un  lato – dice – c’è il piacere e  la soddisfazione di sapere  che i correntisti sono al  riparo da scelte avventate,  pur constatando con  dispiacere che i dipendenti verranno messi in  mobilità».  Già, i dipendenti. Tre le  ipotesi per la loro salvezza,  messe in campo dal segretario  di stato al Lavoro,  Francesco
Mussoni
:  un pool fra i vari partecipanti  all’operazione che  potrebbe assorbire parte  dei lavoratori; l’apertura  di nuovi sportelli; il possibile  potenziamento degli  uffici di controllo dello  stato. Ipotesi ancora fumose,  delle quali si discuterà  oggi in un incontro  tra i dipendenti del gruppo,  il governo, Banca centrale  e i sindacati. Oggi,  quindi, riaprono i pagamenti:  le operazioni di  “trasloco” dei conti faranno  tardare di qualche  giorno la disponibilità  sui depositi

 

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