San Marino. CSdL: “Casi di violenza sulle donne e di genere, si deve procedere d’ufficio”

San Marino. CSdL: “Casi di violenza sulle donne e di genere, si deve procedere d’ufficio”

“Necessario procedere d’ufficio nei casi di violenza genere”.

E’ la richiesta che arriva dalla CSdL che “ha partecipato con una propria rappresentanza alla giornata formativa sul Decreto Delegato 20 marzo 2024 n. 62, svoltasi il 14 maggio al Teatro Concordia di Borgo. Tale Decreto, tra gli ultimi atti compiuti dal Consiglio prima dello scioglimento, detta modifiche alla legge 20 giugno 2008 n. 97 “Prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di gemere”.

L’iniziativa è stata organizzata dall’Authority Pari Opportunità, dall’Ordine degli Avvocati e dei Notai e dall’Ordine degli Psicologi, con il Patrocinio delle Segreterie di Stato per la Giustizia e per la Sanità. Numerosi gli interventi in rappresentanza delle Istituzioni, dell’ISS, del Tribunale, delle Forze dell’Ordine, e da parte di avvocati e psicologi”.

Spiega la CSdL: “La legge del 2008, come è stato sottolineato, è stata modificata anche tenendo conto delle osservazioni formulate dal Grevio, organismo indipendente del Consiglio d’Europa che monitora l’applicazione della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne in tutti i paesi che l’hanno ratificata.

La prevenzione resta il baluardo della normativa sammarinese, che ha recepito i principi fondamentali della Convenzione: occorre evitare che si perpetrino atti di violenza e molestie sulle donne e sui minori. I relatori hanno riferito che la normativa sammarinese è una delle più avanzate d’Europa.

È stato annunciato altresì che i protocolli operativi dell’ISS e del Tribunale sono quasi pronti; presso l’ISS vi sarà una struttura attiva 24 ore su 24 a disposizione di tutte le persone che subiscono violenze di natura sia fisica che psicologica. Un ruolo rilevante è attribuito agli assistenti sociali, che rappresentano il primo livello di approccio per quelle situazioni in cui non vi siano evidenti risvolti di carattere penale.

È stato posto l’accento sugli effetti nefasti delle violenze sul piano psicologico, che si manifestano per lungo tempo soprattutto se a subirle sono minori. Anche per questo motivo la prevenzione è determinante.

Una nota dolente del Decreto, messa in luce in questa giornata, riguarda il fatto che mentre per i minori ogni violenza sia fisica che psicologica è perseguibile d’ufficio, non altrettanto chiara è la normativa per le donne. Infatti, nel primo comma dell’articolo specifico si fa intendere che in caso di atti persecutori si deve procedere d’ufficio, mentre in un comma successivo si afferma che la procedura penale scatta solo su querela della parte offesa, salvo casi particolari, peraltro non ben identificati”.

Il sindacato, si legge in una nota, “si associa a coloro che hanno manifestato la necessità di fare chiarezza su questo aspetto, in sede di ratifica del Decreto, che spetterà al nuovo Consiglio Grande e Generale. A nostro avviso, occorre stabilire in modo inequivocabile che le violenze e le molestie vanno perseguite d’ufficio. Troppo spesso le cronache raccontano di episodi tragici, anche in situazioni nelle quali la vittima non aveva sporto denuncia.

Si tratta di un passaggio importante, anche perché per gli atti persecutori compiuti sui luoghi di lavoro è prevista un’aggravante, ovvero per le condanne in sede penale si applica una pena maggiore.

Fare chiarezza su questa contraddizione è determinante per la piena e corretta applicazione del Piano Nazionale Pluriennale sull’eliminazione della violenza e delle molestie e delle discriminazioni nel mondo del lavoro, anche per definire le possibilità di denuncia e le forme di tutela delle persone che dovessero segnalare situazioni di violenza che le vittime non hanno il coraggio di denunciare.

La CSdL esprime piena soddisfazione per questa giornata formativa, che oltre ad aver fornito importanti approfondimenti utili agli addetti ai lavori rispetto alle norme in materia di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne e di genere, ha riportato l’attenzione su una problematica di cui si parla sempre troppo poco”.

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