La Centrale sindacale chiede una partecipazione oceanica e democratica alla manifestazione / Sciopero, attese le telecamere di Ballarò, Csu: “No alla stangata” / In piazza contro la riforma fiscale, per l’equità e la giustizia sociale
Con questo slogan la Csu si prepara a scendere in piazza e chiede a gran voce la partecipazione di tutti: lavoratori, pensionati, disoccupati, cassaintegrati, studenti, lavoratori in mobilità e cittadini.
La protesta riguarda la riforma fiscale prevista dal Governo, che per il movimento sindacale è inaccettabile. La Csu lamenta di aver più volte chiesto al Governo di aprire un tavolo di trattative per cercare di trovare un equilibrio tra la proposta politica e la richiesta sindacale, ma da Palazzo c’è stata un netta chiusura. Lo sciopero dovrà essere un ulteriore segnale che, si auspicano i sindacati, serva a convincere il Governo ad aprire una trattativa. “Ci aspettiamo una partecipazione oceanica”, ha detto Giuliano Tamagnini in conferenza stampa, “ma vogliamo una manifestazione democratica e pacifica”. Al bando da parte della Csu qualsiasi forma di protesta che non rispetti le sedi istituzionali e soprattutto quello che è il bene comune del cittadino, “non la coalizione di Governo che ha lo stesso nome”, sottolinea Tamagnini per evitare confusioni, “ma parliamo di quello che appartiene a noi tutti, il Paese prima di tutto con i suoi monumenti, piazze e vie”. (…)