San Marino, da ieri più nessun segreto per il fisco in Italia

San Marino, da ieri più nessun segreto per il fisco  in Italia

La Repubblica di San Marino, come del resto la Svizzera ed altri Paesi indicati come paradisi fiscali, deve fronteggiare la nuova situazione determinatasi in Italia col supporto allo scudo fiscale arrivato ieri dal governo italiano: caduta di ogni riservatezza sui dati. I dati, ovunque si trovino, possono in qualche modo essere utilizzati per combattere l’evasione fiscale.
La Guardia di Finanza – quando mai? – potrà dare la caccia agli evasori anche oltrepassando i portoni della Banca d’Italia, della Consob e dell’lsvap.

Scrive Franco Adriano di Milano Finanza sotto il titolo ‘Il nuovo Fisco non vuole più segreti’: ‘Farebbe bene a pensarci due volte chi fosse tentato di snobbare lo scudo fiscale per il
rimpatrio dei capitali dall’estero. Ieri infatti è spuntata in Parlamento una particolare novità che potrebbe spingere anche i più recalcitranti ad aderire all’operazione: il Fisco avrà, maggiori poteri di accertamento. E verso l’Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza non potranno più esserci segreti: gli ispettori infatti potranno accedere a tutti dossier a carico di un’azienda o società, anche in caso di istruttorie preliminari da parte di una qualsiasi delle autorità di vigilanza o di un ente pubblico. E il contenuto dell’emendamento firmato dai relatori al decreto legge anticrisi, lo stesso della Tremonti-ter.

La Repubblica di San Marino è in trattativa con l’Italia per l’accordo di collaborazione finanziaria e per le
modifiche all’accordo contro le doppie imposizioni secondo il più recente standard Ocse. Ma di fronte a questo continuo evolversi della materia giorno dopo giorno per nuove norme introdotte dallo Stato italiano potrebbe essere necessario rivedere anche le parti che si fossero finora definite.

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