San Marino. Decreto 85/2021, il Congresso di Stato: “Abbiamo agito in piena coscienza”

San Marino. Decreto 85/2021, il Congresso di Stato: “Abbiamo agito in piena coscienza”

“Per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 e tutelare la salute della popolazione, sono stati presi gli opportuni provvedimenti – dal lockdown alle graduali riaperture – in misura proporzionale alla pressione sulla struttura sanitaria e dell’andamento dei contagi. Nonostante l’emergenza sanitaria e nonostante le normative sammarinesi e quelle internazionali contemplino la possibilità di interventi anche più stringenti rispetto a quelli attuati, l’attenzione ai diritti civili e politici è sempre stata di massimo livello”.

Lo assicura il governo della Repubblica di San Marino in un comunicato lungo 4 pagine.

Sempre il Congresso di Stato fa presente che “la vaccinazione anti-Covid non è obbligatoria, ma facoltativa e somministrata su base volontaria; il piano vaccinale è stato pubblicato il 14 gennaio 2021chi si sottopone alla vaccinazione, deve firmare apposito consenso informato e le note informative relative alle tipologie di vaccino disponibili in Repubblica; la possibilità di partecipare agli studi relativi ai vaccini è facoltativa e ogni persona che intende parteciparvi deve compilare apposito consenso informato”.

Riguardo il decreto n. 85, l’esecutivo sammarinese chiarisce che questo provvedimento “interviene all’interno dell’attuale contesto (in cui ancora vige lo stato di emergenza sanitaria e in cui è ancora in corso la campagna vaccinale) disponendo graduali allentamenti delle misure restrittive in virtù della presenza di anticorpi nei singoli individui, e non in base a presunte disparità tra chi è vaccinato e chi no come erroneamente inteso da alcuni”.

Le definizioni di cui all’articolo 1, “formulate al fine di una migliore stesura del decreto, non devono trarre in inganno in quanto all’interno della definizione ‘vaccinati’ rientrano altresì categorie non necessariamente sottoposte a vaccino, ovvero coloro che hanno già contratto il Covid e in ogni caso coloro che posseggono anticorpi superiori a 50“.

Il ragionamento sottostante al decreto legge 85/2021 “è lo stesso utilizzato, nell’ambito del piano vaccinale, per stabilire quali siano le categorie prioritarie a cui somministrare la vaccinazione: la necessità di tutelare le fasce più fragili (anziani, disabili, pazienti polipatologici, ovvero tutti coloro che, per varie ragioni, hanno una assente o lenta risposta anticorpale) e di preservare i servizi essenziali (operatori sanitari, sociosanitari, personale scolastico, forze di polizia); in base alla stessa ratio, si procede ora agli allentamenti delle misure restrittive tenendo conto delle persone più fragili in questa fase, ovvero di tutti coloro che non hanno sviluppato anticorpi; proprio la risposta massiccia alla campagna vaccinale da parte della popolazione ha consentito in questa fase di alleggerire le misure previste per le cosiddette fasce ‘non vaccinabili’, ad esempio per i bambini”.

Dalla nota, inoltre, si apprende che il graduale allentamento delle misure “mira al ristabilimento, nel tempo, di una condizione di ‘normalità’ per tutta la popolazione che consentirà di revocare definitivamente lo stato di emergenza sanitaria; a tal fine, occorre procedere di pari passo con un monitoraggio delle conseguenze sanitarie degli allentamenti di volta in volta attuati: sotto questa luce è facile comprendere l’opportunità di salvaguardare ancora, in questa fase, i soggetti privi di risposta anticorpale al Covid”.

“Comprendiamo perfettamente che le limitazioni lungo questo anno e mezzo, per quanto più leggere rispetto a quelle adottate nel resto del mondo, abbiano creato disagi e imposto ai singoli individui il ripensamento della propria vita privata e professionale: preoccupazioni che sono andate ad aggiungersi a quelle ben più pressanti per la salute dei propri cari, dei figli, degli amici- dice infine il Congresso di Stato -. Allo stesso tempo siamo certi di aver agito in piena coscienza, con tutte le difficoltà e le complessità che una situazione così grave e inedita ha portato con sé, prendendo decisioni ardue nell’ambito dei poteri previsti dalla normativa sammarinese e internazionale, avendo la tutela della salute pubblica quale cardine attorno a cui costruire i provvedimenti emanati, nel rispetto di ogni legge e di ogni diritto umano”.

Leggi il testo integrale del comunicato 

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