San Marino, decreto salvaclienti banche. In subordine le azioni di responsabilita’ e risarcitorie

San Marino, decreto salvaclienti banche. In subordine  le azioni di responsabilita’ e risarcitorie

Il Governo  della Repubblica di San Marino interviene massicciamente  e prontamente per proteggere i clienti  del  sistema bancario,  scosso dalla vicenda Credito Sammarinese,  da mesi  in amministrazione straordinaria  ed ora in liquidazione coatta amministrativa.

Il governo ha emesso un decreto che stabilisce che di qui in avanti, in caso di default di un istituto, gli interessi dei clienti verranno comunque completamente protetti col trasferimento – sic et simpliciter,  sotto la vigilanza di Banca Centrale – del loro rapporto da detto istituto ad un altro istituto sammarinese   che volontariamente abbia deciso di farsene carico. 

Lo Stato si accolla l’onere dell’operazione che gli istituti bancari che hanno aderito alla iniziativa dovranno sopportare, riconoscendo loro un credito di imposta per i successivi otto anni.

Quel che sorprende, sfavorevolmente,  è il fatto  che nel decreto – sarà  corretto in sede di ratifica prevista, già,   per il 24-25 ottobre? –   non si dice   che scattano simultaneamente,  avviate dal commissario dell’amministrazione straordinaria,  le azioni di responsabilità e risarcitorie verso i responsabili ed i soci  dell’istituto che ha provocato il danno allo Stato.

Il decreto in questione accenna  a tali azioni solo marginalmente e molto  in subordine senza indicare chi le avvierà.  Insomma  tali azioni non sono state messe in primo piano. Il fatto ha suscitato già  l’allarme di alcune forze politiche (Sinistra Unita) e delle organizzazioni sindacali (Csdl, Cdls), come già era avvenuto per ex Banca del Titano quattro anni fa.

Per Banca del Titano tali azioni non sono state mai avviate, perché il commissario non le ha promosse, e, successivamente, con l’avallo di Banca Centrale, i responsabili della gestione della banca ed i soci furono  addirittura protetti da una ‘immunità giudiziaria‘.  Tanto  che lo Stato,  a distanza di 4 anni,  finora non ha recuperato nulla e dei responsabili non si conosce nemmeno il nome.

 

 

 

Leggi e confronta

Decreto
per operazioni a tutela del risparmio
emanato ieri

Decreto Banca del Titano, 15 ottobre 2007.

 

 

OGGI I GIORNALI PARLANO
DI

Vignette di Ranfo

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy