San Marino. Distretto economico speciale, si apre oggi la Commissione finanze

San Marino. Distretto economico speciale, si apre oggi la Commissione finanze

Distretto economico speciale, si apre oggi la Commissione finanze

Distretto economico speciale: fino a qualche giorno fa fa nessuno ne aveva mai sentito parlare, fino a che non ha iniziato a trapelare timidamente sulla stampa, legato al nome dell’imprenditore spagnolo Enrique Bañuelos de Castro, il quale circa un anno fa ha costituito a San Marino la società “San Marino District”, primo step di un progetto formato da residenze e hotel di lusso, imprese in settori avanzati, scuole internazionali, negozi di alta gamma, private bank, ristoranti top, per attrarre “individui, nuclei familiari e imprese ad elevato potenziale” Un progetto importante o che comunque ha fatto parlare tanto che ora arriverà in Commissione finanze. “Il presente progetto di legge” si legge nella relazione che accompagna la norma “ricalca ed introduce nel nostro Paese ciò che in altre realtà esterne è già stato posto In essere, tra l’altro da diversi anni. Trattandosi di una novità per il nostro ordinamento è doveroso fare un breve excursus storico su tali forme di incentivazione dello sviluppo e dell’economia di uno Stato. In Asia, nel Pacifico e nelle Americhe, ma anche in Europa e nella vicina Italia, esistono da tempo le cosiddette Zone Economiche speciali (brevemente ZES). Oggi sono oltre 130 i Paesi che contano di oltre 4000 aree ZES. La ZES è una regione geografica dotata di una legislazione economica differente dalla legislazione in atto nella nazione di appartenenza. Le Zone Economiche Speciali vengono solitamente create per attrarre maggiori investimenti stranieri. Sono aree geografiche nell’ambito delle quali sono offerti incentivi a beneficio delle aziende che vi operano, attraverso strumenti e agevolazioni che agiscono in un regime derogatorio, relativamente a specifici ambiti ed aspetti, rispetto a quelli vigenti per le ordinarie politiche nazionali. Queste zone hanno come obiettivo fondamentale l’aumento della competitività delle imprese insediate, l’attrazione di investimenti diretti, soprattutto da parte di soggetti stranieri. L’obiettivo e finalità, dunque, di queste zone speciali è quello di attrarre investimenti, favorire la crescita economica e la creazione di occupazione e rafforzare il tessuto produttivo e commerciale di uno Stato. (…)

Articolo tratto da La Serenissima

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