San Marino. Domani Motus Liberi: “Verso un rilancio del sistema per evitare la recessione”

San Marino. Domani Motus Liberi: “Verso un rilancio del sistema per evitare la recessione”

“Se non si mettono al centro i temi di sviluppo e di crescita, sarà necessario radunare attorno a progetti concreti le forze disposte a darvi esecuzione, perché il Paese non può più subire un imbarazzante immobilismo”:

Queste le indicazioni fornite dall’Assemblea Congressuale di D-ML al Coordinamento Centrale del Partito.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella giornata di oggi, Domani Motus Liberi ha voluto così “indicare gli ambiti di intervento prioritari per l’agenda politica, perché venga impostata in un’ottica di rilancio del comparto economico anziché di recessione, da approfondire nell’ambito del ciclo di incontri con le forze politiche che a breve verrà avviato.

Nel contesto di una crisi economica globale, da cui con una ripresa dei consumi si sta lentamente uscendo, occorre anche nel nostro Paese uscire dall’immobilismo impostando riforme che prevedano interventi adeguati rispetto agli ambiti in cui si interviene e che tengano conto del mercato mondiale di cui facciamo parte. In questo senso non possiamo più permetterci una pubblica amministrazione arretrata sul fronte digitale ed una burocrazia che blocca lo sviluppo economico”.

“Per questo – prosegue Domani Motus Liberi – abbiamo sempre ritenuto fondamentale l’elaborazione di un progetto paese, che coordinasse le forze su tutti i fronti, mirando a sottolineare ed evidenziare le potenzialità del nostro territorio, evitando che si procedesse – come purtroppo negli ultimi decenni spesso si è fatto – per compartimenti stagni. Progetto richiesto a gran voce dagli stessi che poi – nei fatti – lo hanno frenato. Serve un approccio nuovo nel fare attività politica, che consenta di portare avanti progetti obiettivamente validi per San Marino, anche se li propone D-ML che alle ultime elezioni ha raggiunto il risultato del 6,19%, lasciandosi alle spalle la logica del boicottaggio e rallentamento quando le proposte non sono le proprie. Siamo disposti a offrire una visione del Paese ma non a vendere il Paese, quindi non presteremo mai il consenso ad iniziative rivolte in questo ultimo senso.

Le nuove tecnologie, l’economia digitale e la ricerca portata avanti in ambiti competitivi sono inevitabilmente il futuro per uno Stato che non può rimanere escluso dalla comunità internazionale perché considerato arretrato, per uno Stato che ambisce ad associarsi all’Unione Europea, della quale dovrà nel tempo poi necessariamente recepire norme, laddove non siano già direttamente esecutive una volta promulgate dagli organismi europei. Per questo abbiamo sempre voluto capirci di più, comprendere quale sia il perimetro e lo spazio di manovra per un piccolo Stato, che se non fosse in grado di adeguatamente tutelare le proprie prerogative potrebbe trovarsi schiacciato da Stati molto più grandi ed organizzati. Per questo vediamo difficile una conclusione del negoziato entro il 2023.

Da qui l’importanza delle riforme in questa fase, per approfittare delle opportunità che il mercato globale offre, semplificando le normative esistenti e rendendo più facile avviare un’attività economica, che ormai in tutto il mondo può avvenire in maniera agile e veloce, garantendo allo stesso tempo un efficace sistema di controlli che sia in grado di informare immediatamente gli enti preposti in caso di violazioni o distorsioni. La confusione che è stata creata con evidenti finalità politiche sulla riforma della legge societaria, come su altri provvedimenti, ha il solo risultato di danneggiare il Paese. Proprio per agevolare il cambio di passo si è proposta e impostata la collaborazione con Amazon Web Services, che a livello tecnologico è uno dei primi player a livello internazionale.

È di tutto questo che riteniamo si debba oggi tenere conto nell’approcciarsi ad una riforma, smettendo di ragionare soltanto nell’ottica di tagli e riduzioni, tanto annunciati ma cui invece sono conseguite molte nuove assunzioni, o di ragionare in piccolo come se il resto del mondo non esistesse: non solo il resto del mondo esiste, ma ogni giorno corre verso nuove frontiere che San Marino non può lasciare inesplorate.
Di questo e molto altro, con estrema concretezza, abbiamo intenzione di parlare con le altre forze politiche negli incontri che a brevissimo fisseremo con lo scopo di riequilibrare immediatamente l’agenda politica del Paese e concretamente intervenire con le riforme utili alla crescita del sistema”.

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