L’humus del sottobosco politico affaristico della Repubblica di San Marino era costituito – di fatto lo è ancora in gran parte? – negli ultimi decenni da 548 società anonime, oltre 300 immobiliari, 120 fondazioni circa, migliaia di società per azioni e società
a responsabilità limitata con azioni e quote intestate a fiduciarie anche di
paesi offshore. Sottobosco fatto sopravvivere con l’escamotage
di abolire le società anonime ma non l’anonimato societario, grazie al
mantenimento delle fiduciarie.
Dopo lo scandalo delle banche (Banca del Titano, Credito Sammarinese, Banca Commerciale Sammarinese) tenuto bloccato con soldi pubblici e immunità giudiziarie, dopo le finanziarie messe in liquidazione a raffica, è la volta delle fondazioni su cui pure si sono appuntate invano le osservazioni del Moneyval.
Sta emergendo in questi momenti nella sessione consiliare in corso per iniziativa di Francesca Michelotti, consigliere di Sinistra Unita (come si apprende da Smtv San Marino), il primo scandalo riguardante appunto una fondazione in cui sarebbe implicato un Segretario di Stato e che sarebbe esploso nel Consiglio dei XII, ma che la consueta omertà politica avrebbe finora tenuto nascosto, tutte le forze politiche concordi.
In Consiglio pare che una forza politica abbia rotto il silenzio e reso pubblico lo scandalo relativo.
Vedi il resoconto
globale del dibattito di oggi pomeriggio in Consiglio, Agenzia Dire Torre1
Vedi lancio specifico dell’Agenzia Dire Torre 1
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