San Marino. Eccezione di costituzionalità, terremoto nella giurisprudenza sull’antiriciclaggio?

San Marino. Eccezione di costituzionalità, terremoto nella giurisprudenza sull’antiriciclaggio?

Eccezione di costituzionalità potrebbe creare un terremoto nella giurisprudenza sull’antiriciclaggio e vedere San Marino costretto anche a restituire milioni

Antonio Fabbri

Eccezioni di costituzionalità in sede di appello potrebbero essere capaci di rivoluzionare la giurisprudenza consolidatasi in circa un decennio e vedere, inoltre, lo Stato dover restituire anche somme di provenienza illecita già confiscate, oltre a fare decadere, o ridimensionare, accuse in procedimenti non di poco conto, tra cui, non è escluso, il Mazzini, il cui travagliato iter non vede ancora la ripresa dell’appello, dopo la ricusazione contro il giudice Francesco Caprioli, che risulta ancora pendente. 

Di che cosa si tratta? E’ emerso nel processo di ieri, nelle eccezioni preliminari, quando l’avvocato Rossano Fabbri ha chiesto di sospendere il processo, che è pendente, in funzione dell’ordinanza n.13 del Giudice delle Appellazioni David Brunelli, una eccezione di costituzionalità circa la natura di reato istantaneo o permanente del riciclaggio. Molti difensori in diversi procedimenti, hanno sostenuto più volte la natura del reato come istantanea, cosicché il tempo del reato, il tempus commissi delicti, si consumerebbe al momento degli atti di trasferimento o sostituzione e, per i legali, anche di occultamento quando i soldi illeciti vengono depositati. La condotta per le difese si esaurirebbe lì. Questo significa che anche la prescrizione inizierebbe a decorrere da quella data, e non dal momento in cui il denaro occultato viene scoperto e posto sotto sequestro.

Finora, quanto all’occultamento, invece, l’orientamento della consolidata giurisprudenza sammarinese è stato quello di un reato di riciclaggio che assume una connotazione pressoché permanente, quando il denaro rimane nascosto. Ecco, questa giurisprudenza ormai decennale viene ora messa in discussione da eccezioni di costituzionalità su due casi in appello.

Va detto che la anche la Cassazione italiana evidenzia che “il reato di riciclaggio, pur essendo a consumazione istantanea, è reato a forma libera e può anche atteggiarsi a reato eventualmente permanente quando il suo autore lo progetti e lo esegua con modalità frammentarie e progressive”. Quindi, verrebbe da dire, la frammentarietà dell’azione si manifesta quando un compendio criminoso viene nuovamente movimentato dopo essere stato occultato per un determinato periodo.

Questo potrebbe essere, insomma, il senso dell’occultamento come condotta che rende il reato permanente. Sta di fatto, comunque, che la decisione su questa eccezione di costituzionalità spetterà al Collegio Garante che dovrà valutare un decennio di giurisprudenza ed emettere una decisione capace di riverberarsi su importanti procedimenti ed avere anche conseguenze non secondarie. 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy