San Marino. ECSO su parco scientifico e tecnologico

San Marino. ECSO su parco scientifico e tecnologico

Luca Veronesi dell’associazione ECSO torna a sottolineare l’importanza del parco scientifico e tecnologico per la Repubblica di San Marino.

Lo sviluppo del Parco Scientifico e Tecnologico sembra essere arrivato ad un bivio importante dopo la firma che il Segretario alla Cultura Morri è riuscito a strappare all’Italia. ECSO ritiene questo progetto molto importante, ma ancora poco chiaro circa la fattibilità, i costi ed il ritorno economico per lo Stato e le aziende sammarinesi. In ogni caso si vede di buon occhio l’insediamento a San Marino di attività concentrate nello sviluppo di business emergenti e ad alto contenuto tecnologico (energie rinnovabili, smaltimento rifiuti, farmaceutica, biotecnologie, ecc.) sia per quanto riguarda la sfera imprenditoriale sia per quanto riguarda la possibilità di allacciarsi ed integrarsi al plesso universitario sammarinese. Nell’ambito del San Marino Forum 2011 il PST ha avuto un ruolo di primo piano e le affermazioni del Segretario all’Industria Arzilli hanno dipanato molti dubbi facendo chiaramente capire quali potrebbero esserne i punti di forza e le conseguenze anche economiche per il Titano:
a. L’insediamento di laboratori di Ricerca & Sviluppo ai quali potrebbero fare riferimento molte aziende della penisola
b. La costituzione di piccole aziende dedite allo sviluppo sperimentale dei progetti (incubatore di aziende)
c. La possibilità di fare impresa a San Marino beneficiando della fiscalità locale impiegando fondi europei in quanto il Parco vedrebbe la convergenza di istituzioni ed operatori romagnoli e marchigiani
d. L’attrazione di ricercatori dal resto d’Italia ma anche Europa che qui potrebbero fare Ricerca & Sviluppo adeguatamente retribuiti (in Italia un ricercatore costa mediamente 57.000 euro l’anno e ne guadagna 1.200 al mese, a San Marino 42.000 e 2.000)                                                                                                                   e. La possibilità di ampliare i corsi e le facoltà dell’Università di San Marino attirando anche studenti esteri
f. Il potenziamento dell’Ufficio Brevetti Sammarinese che potrebbe interfacciarsi con il Parco offrendo i suoi iter di registrazione più veloci ed economici rispetto ai concorrenti esteri e magari incentivando il tutto con la concessione di residenze per l’installazione in Repubblica di attività imprenditoriali connesse al brevetto registrato

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