Sintesi della Dichiarazione conclusiva della delegazione del Fondo Monetario Internazionale, prodotta dallo stesso Capodelegazione, all’inizio della conferenza stampa, tenuta dopo la illustrazione alle autorità di Governo della Repubblica di San Marino.
Vorrei riassumere quelli che sono i punti chiave di questa dichiarazione conclusiva che abbiamo avuto modo di discutere precedentemente con le autorità competenti della Repubblica di San Marino.
Si è parlato appunto della necessità di promuovere maggiori riserve di capitale, di ridurre quello che è il disavanzo fiscale, di cercare di diminuire le dimensioni del settore bancario, di incrementare quella che è la flessibilità della economia.
Vi è stata ampia condivisione con le autorità sul fatto che costruire un modello di business sostenibile che sia in linea con il nuovo asset normativo e che non sia basato sul segreto bancario, sullo status di paradiso fiscale sia una importante priorità.
Inoltre la normalizzazione delle relazioni economiche e finanziarie con l’Italia sarà fondamentale per facilitare un riposizionamento efficace dell’economia sammarinese.
Per quanto riguarda il settore finanziario nonostante le difficoltà del contesto in cui si trova ad operare, le autorità sammarinesi hanno compiuto importanti progressi per quanto riguarda l’attuazione delle raccomandazioni FSAP per il miglioramento della trasparenza.
Per quanto riguarda invece la questione della Cassa di Risparmio e il progetto di ricapitalizzazione, riteniamo che il Governo dovrebbe partecipare a condizione che gli azionisti adempiano al loro impegno di aggiungere nuovo capitale, di implementare questo nuovo capitale, e che la Banca adotti un business plan che sia sostenibile e forte.
Più in generale le autorità sammarinesi hanno capito che non devono più basarsi sul vecchio modello di business che ha portato a una espansione, a uno sviluppo celere del sistema finanziario che appoggiava appunto le sua fondamenta sul segreto bancario e su una regolamentazione piuttosto leggera.
L’adozione di nuove normative nonché la normalizzazione dei rapporti della Repubblica di San Marino con l’Italia sono sicuramente aspetti molto importanti per promuovere l’attività internazionale del settore finanziario, però non sono sufficienti.
Quindi per quanto riguarda le azioni necessarie da intraprendere, è importante individuare quello che è un vantaggio competitivo, qualora esista, e qualora non esista cercare di ridurre le dimensioni del sistema finanziario.
Per quanto riguarda invece gli aspetti fiscali, il governo ha sottolineato l’importanza di un consolidamento della finanza pubblica, e proprio per questo intende promuovere delle riforme per poter risolvere la posizione delle finanze pubbliche che oggi è una posizione debole.
Proprio perché ci si attende che le entrate subiscano una diminuzione permanente e comunque le sopravvenienze passive del settore finanziario, del settore bancario, potenzialmente sono in crescita, in aumento, che San Marino, le autorità non hanno accesso a una base diversificata di investitori, invitiamo caldamente le autorità sammarinesi ed il Governo a intraprendere una serie di riforme generali comprensive, per promuovere un maggior consolidamento.
Infine invitiamo appunto le autorità a promuovere la sostenibilità economica, uno sviluppo quindi economico sostenibile della realtà sammarinese. Questo sicuramente, un’importante sfida che dovrà affrontare San Marino nel lungo termine. E le diminuzioni delle dimensioni del settore finanziario, e quindi il suo ridimensionamento qualora non venga individuato e sfruttato un vantaggio competitivo, sicuramente comprometteranno il potenziale di crescita della Repubblica di San Marino.
Gli sforzi compiuti volti a diminuire le rigidità che ostacolavano il mercato del lavoro e il mercato dei prodotti, sono visti positivamente, da parte della delegazione del fondo monetario. Però è necessario intraprendere ulteriori riforme per poter migliorare la flessibilità e accrescere la competitività.
Quindi ci sono alcuni ostacoli che permangono per quanto riguarda l’assunzione di lavoratori non residenti altamente qualificati. E poi ci sono anche dei regolamenti relativi al licenziamento di manodopera in esubero ed anche al ruolo che il settore pubblico svolge come principale datore di lavoro e impediscono una occupazione o comunque ostacolano una occupazione nel settore privato che è dettata dal mercato.
Vedi l’intero
testo della dichiarazione conclusiva Fmi, trasmessoci dalla Segreteria
Esteri con la precisazione che trattasi di ‘traduzione non ufficiale’.
Vedi il testo
della dichiarazione conclusiva in inglese
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