La Fondazione Silvana Arbia San Marino per i bambini soldato nella regione dei Grandi laghi africani, in questa giornata dedicata a loro, “lancia a gran voce un pressante appello alle istituzioni e alla società civile perché riconoscano la necessità e l’urgenza di porre fine al reclutamento e alla coscrizione di minorenni e agli abusi di atrocità inimmaginabile che ne conseguono”.
“Una voce forte”, quella della Fondazione Silvana Arbia, che “dall’8 novembre 2014, grazie al contributo di tanti e al contesto speciale della Repubblica di San Marino, continua a consolidarsi e a diffondersi”.
Gli obiettivi, dichiara in una nota la Fondazione Silvana Arbia, sono “contribuire a eliminare e/o ridurre rischi per la pace, rimuovendo e/o riducendo gli ostacoli all’accesso dei minori all’educazione e ad altre forme di protezione; promuovere l’elaborazione di una convenzione internazionale che stabilisca tra l’altro misure standard di prevenzione e protezione; sostenere azioni contro la povertà e la promozione di attività di ricerca e raccolta dati; attuare campagne di prevenzione con misure di sostegno in favore di bambini e di donne residenti nella regione dei grandi laghi africani; costruire e rafforzare la capacità della madri e di altre figure femminili vicine ai minori nel proteggerli da rischi di rapimento, prelevamento e altre forme di violenza; collaborare con i governi e le organizzazioni non governative”.
Obiettivi della Fondazione Silvana Arbia “in linea con quelli dell’Onu e di molte altre organizzazioni della società civile che operano nel campo della tutela dei diritti fondamentali della persona, universali e indivisibili, ma la strategia è speciale e fortemente caratterizzata: l’iniziativa è partita da donne e si rivolge a donne; emana da conoscenza diretta della realtà e ha usato come fondo il Premio per la pace conferito dal Soroptimist International of Europe a un magistrato che ha operato sul terreno, Silvana Arbia”.
E ancora: “Contiamo sul protagonismo delle donne, in questo progetto, perché le sfide sono gigantesche e occorre il coraggio, la costanza e il talento femminile per andare avanti. Non abbiamo alibi, il problema ci riguarda! Come tutti i problemi gravi, la protezione dei minori militarizzati é una vergogna che ci umilia tutti. Per eliminarla, le necessarie risorse umane e materiali, poca cosa rispetto alle spese per armamenti sempre più nocivi, devono essere disponibili”.
“Intanto, continuiamo, con determinazione, a fare il possibile per riuscire a sottrarre qualche bambino e qualche bambina ai maledetti signori della guerra”, dice infine la Fondazione Silvana Arbia.