San Marino. L’Ass. Uno di Noi: “La legge aborto ha minato il diritto alla famiglia”

San Marino. L’Ass. Uno di Noi: “La legge aborto ha minato il diritto alla famiglia”

L’Associazione Uno di Noi in udienza dai Capitani Reggenti di San Marino.

Nella suggestiva Sala del Consiglio dei XII, all’interno di Palazzo Pubblico a San Marino, giovedì scorso, si è svolta l’udienza con i Capitani Reggenti, Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta, durante la quale l’Associazione Uno di Noi dichiara in una nota di aver avuto “la grande occasione di presentarsi alle Loro Eccellenze e di presentare anche gli amici di Accoglienza della Vita e il presidente e il segretario generale della Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa, a cui Accoglienza della Vita è affiliata da oltre un anno”.

Sempre l’Associazione Uno di Noi poi aggiunge: “Siamo stati accolti dal segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Andrea Belluzzi, che, di concerto con il segretario di Stato per la Giustizia e la Famiglia, Massimo Andrea Ugolini, ha introdotto e presentato a sommi capi alla Reggenza la nostra associazione e le iniziative poste in campo, da ultimo l’istanza d’Arengo presentata per chiedere che venga introdotto anche a San Marino il consenso informato preventivo dei genitori per tutte quelle attività, curriculari e non curricolari che, a causa della loro sensibilità, rischiano di mettere in discussione il ruolo primario della famiglia nell’educazione dei figli”.

Durante l’udienza, l’Associazione Uno di Noi “ha rimarcato la centralità della difesa del valore assoluto e non negoziabile della vita umana a qualunque stadio della sua evoluzione, dal concepimento al suo termine naturale, e raccontato di come l’impegno profuso sia quello di portare sul piano culturale la battaglia di giustizia e verità a difesa della vita e della famiglia”.

La legge sull’aborto, “a nostro avviso, ha minato il nostro diritto di famiglia e la nostra Carta dei diritti, arrivando persino a minare (con il suo art. 3) il primato educativo della famiglia, tutelato anche a livello internazionale dall’art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, e dall’art. 2 del Protocollo Addizionale alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo”.

E ancora: “Anche con riguardo a quest’ultimo pericolo, la risposta culturale dell’Associazione Uno di Noi non si è fatta attendere, nella consapevolezza che la difesa della vita non può prescindere dalla difesa della famiglia, che ne è la sede naturale, oltre che cellula insostituibile del tessuto sociale per rilievo antropologico e pedagogico. ‘La cifra di una società civile si misura anche e soprattutto nella sua capacità di dare compiuta tutela alla famiglia, bene necessario dei popoli, fondamento indispensabile per la società: è nella famiglia che si custodisce ed educa l’umano’, sono state queste le parole pronunciate dal presidente dell’Associazione Uno di Noi sul punto”.

Anche l’Associazione Accoglienza della Vita, si legge nello stesso comunicato, “ha avuto occasione di presentarsi alle Loro Eccellenze e ha potuto raccontare la propria esperienza di farsi compagna delle madri in attesa, perché non accada che ‘il loro essere madre (e lo sono già dal concepimento) sia ostacolato da paure, da povertà, da difficoltà di qualsiasi natura, economiche o psicologiche’”.

“Abbiamo raccolto – ha detto il vice presidente dell’Associazione Accoglienza della Vita, Don Gabriele Mangiarotti – l’esperienza di coloro che, operando nel campo della salute umana, hanno pensato di potere mettere a disposizione di coloro che ne hanno maggiore necessità, le loro competenze, il loro tempo, il loro aiuto concreto. Nella consapevolezza che il mettersi assieme (costituendo un’apposita associazione) faciliti il lavoro comune, e aiuti nel condividere le risorse. Per questa ragione abbiamo già aiutato alcune mamme a portare a termine la gravidanza, con un aiuto e una compagnia che si sono protratte anche nel periodo successivo al parto, perché la nascita è sì un inizio, ma chiede una compagnia incessante, e siamo lieti per la nascita ad oggi di 5 bambini”.

In ultimo, il presidente della Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa, Vincenzo Bassi, “ha speso parole di autentica stima nei confronti della nostra amata Repubblica, delle nostre famiglie e della nostra storia” nonché “ricordato come ‘la Serenissima Repubblica di San Marino è sempre stata un esempio di libertà, sussidiarietà e autonomia. Attraverso i secoli, essa è rimasta un esempio per tutti i Paesi e le democrazie occidentali. Dall’osservatorio privilegiato che abbiamo sia a Bruxelles sia a Strasburgo, notiamo come il rischio che oggi anch’essa corre è di essere assorbita dall’uniformazione e dalla globalizzazione. Nonostante i recenti tragici cambiamenti legislativi, San Marino ha oggi la responsabilità di considerare la propria storia e le proprie tradizioni come strumento per interpretare il futuro, dimostrando a tutti che si può essere uniti alla comunità internazionale senza uniformarsi a un modello univoco, ma mantenendo vive le proprie radici. In questo, le famiglie sammarinesi hanno un ruolo fondamentale. Infatti, non dimentichiamo che San Marino non avrebbe mai svolto questo suo ruolo di testimonianza senza di esse, capaci di trasmettere i valori di una comunità, che costituiscono la responsabilità e non il privilegio dei suoi membri. Senza la forza delle famiglie sammarinesi, oggi non parleremmo di un presente che apre al futuro, forte delle proprie radici. Facciamo di tutto perché esse, anche organizzate in maniera associativa, svolgano la propria funzione, al servizio del bene comune”.

Infine, l’Associazione Uno di Noi dichiara: “Con grande slancio, raccogliamo l’invito rivolto alla nostra comunità e ci uniamo nell’impegno di rafforzare anche nella nostra amata Terra, un popolo per la vita, che sappia alzarsi sempre in piedi per difendere la bellezza e la dignità della vita umana. Solo così potremo rimanere fedeli a quel patrimonio ideale costruito nei secoli da chi ci ha preceduto, e sperare di lasciare un mondo migliore alle generazioni che verranno”.

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