GIOVEDI’ AL KURSAAL LA IV EDIZIONE DEL ‘SAN
MARINO FORUM’
E’ un futuro nero, da poco piu’ di tre in pagella, quello che attende
la Repubblica
di San Marino.
Almeno a dare retta a imprese italiane,
classe dirigente e cittadini sammarinesi, interpellati dal sondaggio di The
European House-Ambrosetti, i cui risultati saranno illustrati durante la quarta
edizione del San Marino Forum, in programma dopodomani sul Titano.
La kermesse economica, voluta dalla Fondazione San Marino Cassa
di risparmio-Sums, dall’Ente Cassa di Faetano e dall’Associazione nazionale
dell’Industria di San Marino (Anis), fara’ dunque il punto sulla
situazione che vive il Paese, entrando poi nel concreto dei progetti per
portare fuori il Titano dalla crisi, a partire dal parco
scientifico-tecnologico.
Ma senza ministri italiani ospiti:
“Non sono stati contattati- spiega alla stampa il segretario generale
dell’Anis, Carlo Giorgi- per non mettere in imbarazzo nessuno. Il forum
quest’anno e’ una riflessione interna e le relazioni bilaterali sono in una fase
delicata”.
“La situazione e’ peggiorata” rispetto agli anni precedenti e la
“fotografia e’ negativa”, non nasconde il presidente della fondazione
Tito Masi. Per questo, aggiunge, si e’ optato per un’altra edizione del forum,
la quarta: “Per confrontarsi e aggiornare i dati”. Dati che ora sono
“negativi”, sebbene le cose vadano meglio rispetto al 2009, l’anno
peggiore della crisi sul Titano con un crollo del Pil del 6,5%. Nel 2010 il
calo dovrebbe essere stato del 2,5%, mentre dal 2011 dovrebbe partire la ripresa,
prima dell’1,3% e poi dell’1,4% negli anni a seguire. Cio’ nonostante nel 2010,
rispetto al 2009, la fiducia di imprese italiane, classe dirigente e cittadini
sammarinesi e’ peggiorata. Le prime “danno” 4,5 al futuro del Titano,
era 5,4 nel 2009; la seconda 3,4 rispetto al 5 del 2009; i terzi 3,34 rispetto
al 3,88 del 2009. La classe dirigente sammarinese, inoltre, da’ poco piu’ di 5
alla situazione attuale, 4 le imprese italiane che vedono nel sistema fiscale,
nel patrimonio artistico e ambientale, nelle risorse finanziarie e nel tessuto
imprenditoriale i punti di forza; nelle infrastrutture e nelle relazioni
internazionali quelli di debolezza.
“Trasparenza, collaborazione internazionale e correttezza”
devono guidare il futuro della
Repubblica, spiega Masi, convinto che nonostante le difficolta’ con l’Italia si
possa invertire la tendenza in tempi “ragionevolmente brevi”. Da qui
l’importanza di concentrarsi su un progetto di sviluppo. Occorre
“infondere la consapevolezza che siamo in uno stato di crisi e individuare
poi le vere risorse della Repubblica”, prende la parola il presidente dell’Ente
Cassa di Faetano, Maurizio Zanotti. Per questo al forum non sono stati invitati
personaggi politici italiani: “Non e’ una passerella, vogliamo essere
concreti”, dice. E poi aggiunge: comunque “per Tremonti e’
un’occasione persa, San Marino e’ molto importante per
l’Italia”, per cui “e’ impossibile ricorrere ad altre strategie che
non sia quella di sedersi al tavolo del confronto”. Per Anis, aggiunge il
presidente degli Industriali, Paolo Rondelli, occorre anche essere piu’ ottimisti
e puntare sulla coesione. E Giorgi, infatti, e’ convinto che bastino quattro o
cinque progetti veramente condivisi per uscire dalla crisi dato che sul Titano
ci sono i valori d’impresa necessari. E tra questi progetti c’e’ sicuramente il
parco scientifico-tecnologico, per il quale, conclude, occorre creare le
“condizioni per partire. Ci sono ritardi ma la localizzazione non e’ un
problema e dal forum verra’ una spinta in tal senso. Noi ci crediamo”.