San Marino: ‘Gabriele Gatti dirigente Pa? Prosegue la politica da collocamento’, Roberto Ciavatta

San Marino: ‘Gabriele Gatti dirigente Pa? Prosegue la politica da collocamento’, Roberto Ciavatta

Sulla possibilità che a Gabriele Gatti venga assegnato un posto da dirigente nella Pa, interviene Roberto Ciavatta.

Gabriele Gatti, leader politico indiscusso negli anni ’90, quando la PA
si gonfiava sproporzionatamente con infornate preelettorali, a dirigere
la stessa PA elefantiaca? Quando si parla di costi della PA si deve
sempre pensare alle colpe, a volte ai reati, di una classe politica che
occupa i due terzi del parlamento, dalla DC al PSD con tutti i
ramoscelli, ora “per il nostro bene” pronti a riunirsi nuovamente per
affossare quel che resta di un paese annichilito, che avrebbe quanto mai
bisogno di esempi dall’alto, non di questo luridume ipocrita di chi per
qualche migliaio di euro venderebbe la madre.
Gatti è il maggiore
responsabile, direttamente o indirettamente (non poteva non sapere),
delle infornate elettorali in cambio di voti susseguitesi per tutti gli
anni novanta. Se il costo della PA, oggi, è così salato, la colpa è di
dirigenti strapagati e nel ruolo non certo per merito (anche se fossero,
e sono sicuro ce ne siano, meritevoli, non è quello il motivo per cui
ricoprono quei ruoli, che sono ruoli politici, decisi dalla politica,
dai “Segretari” -scrive la Ciavatta come fosse normale-) e di personale
numericamente gonfiato ad arte con l’unico scopo di un voto assicurato a
vita. La colpa è di questa “politica da collocamento”.
Consentire
che Gatti divenga dirigente generale della PA (cosa che verrà fatta,
data l’inconsistenza politica e etica dei partitini legati al sottanone
di mamma DC) sarebbe uno sfregio, un esempio di estrema deficienza
politica (Gatti in quel ruolo assicurerà, a modo suo, altri decenni di
vigore ed egemonia alla sua corrente di partito), ed un’altra dirompente
conferma di come ogni partitucolo, per quanto si possano sperticare i
suoi singoli rappresentanti, sia legato mentalmente e nei fatti a
pratiche di scambio di favori che sono la causa prima del decadimento
morale, politico e solo infine economico del paese nella sua interezza.

Leggi l’intervento di Roberto Ciavatta

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