Quest’oggi il comitato donne disoccupate è salito a Palazzo per presentare le proprie proposte per contrastare la crisi in cui versa la Repubblica San Marino.
PRIORITA’ ASSOLUTA: il LAVORO. In caso contrario esigiamo che venga
rispettato l’articolo 25 della Dichiarazione universale dei diritti
umani: “Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a
garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con
particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e
alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; e ha diritto alla
sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza,
vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per
circostanze indipendenti dalla sua volontà.”
• Stabilire un reddito minimo garantito per le disoccupate che hanno già usufruito degli esistenti ammortizzatori sociali.
•
Affinché il nostro debole potere d’acquisto venga migliorato chiediamo
un accredito settimanale/mensile sulla SMAC per sostenere le
essenziali spese quotidiane di cibo e carburante.
• Richiediamo
che il Certificato di Credito Sociale, ora erogato a 6 mesi dalla
richiesta, venga invece assegnato immediatamente.
• Agevolare il
pagamento delle bollette dei servizi,(Acqua,Gas,Luce,Rette scolastiche
ecc.) con sgravi fiscali e rateizzandolo come avviene per alcune aziende
in difficoltà per l’intero periodo in cui si è disoccupate o con
reddito sulla soglia della povertà.
• Dare la possibilità
a chi ha stipulato un mutuo prima casa (statale o bancario) o a chi
deve far fronte mensilmente all’affitto della propria abitazione di
ottenere immediatamente degli aiuti sociali. Si tenga presente che sono
molte le persone sole (per scelta o a seguito di separazioni e divorzi)
che nell’immediato fanno affidamento sugli aiuti dei famigliari che non
potranno per sempre far fronte a tale bisogno.