ll Giornale: Natale a San Marino per giocare i cash game / Dopo l’approvazione
delle recenti norme, il piccolo Stato indipendente conta di aprire i tavoli di
texas hold’em entro il prossimo dicembre
(…) l’attenzione sui giochi a San Marino è sempre stata altissima, tenendo conto
della vicinanza con l’Italia e del suo «statuto speciale» che aveva portato,
tanti anni fa, all’idea di un casinò. Salvo poi abbandonarla e arrivare a
stringere un accordo, nel lontano 1953, con il nostro Paese, nel quale la
Repubblica si impegnava in senso opposto, cioè rinunciando ad aprire una sala da
gioco.
Ed è proprio questo patto tra Italia e San Marino a tornare di attualità dopo
il decreto di regolamentazione sui giochi dello scorso 29 luglio: poiché alcuni,
in questa apertura al cash game che sarà possibile solo all’interno della sala
di Rovereta, gestita dalla Giochi del Titano (quale concessionario in forma
stabile e società partecipata dallo Stato), vedrebbero una sorta di
«conversione» in casa da gioco e una violazione del trattato.
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Giochi e residenze, dalla solita intellighenzia. A quando una superstrada a luci
rosse?