Il 15 settembre si celebra la Giornata Internazionale della Democrazia, quest’anno dedicata al tema “Democrazia 2030”, che intende rappresentare un invito e uno stimolo a riflettere sul futuro della democrazia.
Ad una rinnovata coscienza del valore della democrazia come preziosa conquista storica, deve unirsi la consapevolezza che essa rappresenta una realtà mai completamente compiuta e realizzata, chiamata incessantemente a misurarsi con l’evoluzione della società per corrispondere alle crescenti e più esigenti richieste dei cittadini.
L’impegno per consolidare e rafforzare la democrazia rappresenta una delle grandi sfide del nostro tempo, anche nei paesi di più antico e consolidato regime democratico, ove si assiste ad un declino di fiducia nelle Istituzioni e nella loro capacità di riuscire a fronteggiare con successo la situazione di forte incertezza e di profondi mutamenti che stiamo vivendo.
Tuttavia la democrazia partecipativa è in fermento, nuovi soggetti politici e sociali chiedono di potersi esprimere, di poter contribuire con la pluralità dei loro apporti e delle loro competenze alla vita della comunità.
Le innovazioni tecnologiche, la maggior diffusione e accessibilità dell’informazione hanno rafforzato la domanda di trasparenza e di responsabilità; forte è la richiesta rivolta dai cittadini ai loro rappresentanti di rendere conto del loro operato, nel rispetto delle più elementari regole del “mandato”.
Il fermento politico può schiudere interessanti opportunità e prospettive di sviluppo per rafforzare e rinnovare la democrazia, creando nuovi spazi di apertura e di partecipazione ai processi decisionali. Sono i giovani, in particolare, destinati a svolgere un ruolo chiave in questo processo. Il loro coinvolgimento ed il loro impegno sono fondamentali per lavorare ad una democrazia più inclusiva, più trasparente e in condizione di raggiungere risultati di sviluppo sostenibili.
Partiti politici, movimenti, parlamenti e Istituzioni debbono pertanto chiedersi se gli attuali processi politici riescano a dare alle nuove generazioni la possibilità di esprimere appieno le loro potenzialità e a valorizzare adeguatamente le loro energie e quel pensiero innovativo così importante per immaginare e costruire il futuro.
Le nuove tecnologie possono indubbiamente favorire un approccio più immediato e diretto, con forme di comunicazione più vicine al linguaggio dei giovani. Ma occorre, anche, stimolare in loro attenzione e interesse nei confronti del valore della Res publica, riconfermare il valore dell’impegno, del sacrificio e della partecipazione; dimostrare concretamente quanto sia importante affrontare insieme le complesse sfide di questi tempi difficili e incerti per costruire, con il loro insostituibile contributo di idee, di cultura e di passione, quel futuro di cui proprio essi saranno i principali protagonisti.
Democrazia è prima di tutto partecipazione: tanto maggiore sarà la partecipazione consapevole quanto maggiori saranno i benefici per la collettività.
Con questo spirito, la Reggenza, nel confermare la piena adesione del nostro Paese alla Giornata Internazionale della democrazia, rivolge il proprio plauso all’Unione Interparlamentare che ha promosso questa significativa occasione di analisi e di riflessione, per l’invito ad accogliere la sfida di pensare al futuro della democrazia, unitamente alla richiesta di non far mancare l’impegno fattivo e quotidiano per tutelarne e sostanziarne valori e principi costitutivi.
San Marino, 15 settembre 2016/1716 d.F.R.