Antonio Fabbri – L’informazione: I soldi della Magliana e i collegamenti con l’erede di Renatino De Pedis

Antonio Fabbri – L’informazione: I soldi della Magliana e i collegamenti con l’erede di Renatino De Pedis

L’informazione di San Marino

I soldi della Magliana e i collegamenti con l’erede di Renatino De Pedis

Antonio Fabbri 

SAN MARINO. Nel caso trattato in tribunale per riciclaggio relativo ai denari della la banda della Magliana, emergono legami diretti tra i protagonisti cui sono riconducibili e denari e la criminalità romana. 

Nel processo di lunedì è stato ribadito, infatti, come nelle carte del processo sia fissato a chiare lettere che Alessandro Savioli, la cui figlia è stata condannata per riciclaggio dei denari del padre, è considerato dagli inquirenti l’erede diretto di Renatino De Pedis, il capo indiscusso della criminalità romana, le cui “gesta” sono state fissate anche sul grande e piccolo schermo con “Romanzo Criminale”.

I soldi di cui si trattava nel processo di ieri sono stati movimentati, tramite le figlie di Savioli e Piu, da Paolo Marcoccia, detto “O’ Somarello”, che nel novembre
2011 fu anche vittima
di un agguato a Roma.
La scampò, nonostante
un colpo di pistola alla
pancia. Nella deposizione
di ieri Marcoccia ha
affermato che Savioli
procacciava clienti per
la sua sala da gioco in
Croazia e gli faceva da
autista. Una testimonianza
che la Procura
fiscale ha ritenuto non
attendibile.

“Risulta da
vari rapporti – ha detto il
Pf – che Marcoccia fosse
un prestanome, in particolare
di Savioli. Ora
dire che questi facesse
da autista a Marcoccia,
quando era gestore per
la Banda della Magliana
dei circoli dell’azzardo,
non appare attendibile.
Per lo spaccio di droga,
poi, si faceva capo direttamente
a Renatino De
Pedis.

Così, Marcoccia,
che aveva un certificato
penale più leggero, si
poteva prestare, come
si è prestato, a riciclare
le somme del Savioli,
in particolare facendo
passare i soldi per gli
investimenti croati”.
Tra l’altro la Banda Della
Magliana ha sempre
avuto una “predilezione”
per San Marino,
fino dai tempi in cui il
business era il furto e il
contrabbando di elettrodomestici.

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