San Marino. Giovanni Lonfernini – Giuseppe Mazzini

San Marino. Giovanni Lonfernini – Giuseppe Mazzini

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino in riferimento alle dimissioni del Consigliere Giovanni Lonfernini, indagine
conto Mazzini
,  va nei dettagli su:

Che cosa viene contestato a Lonfernini

In seguito a perquisizioni e sequestri
nella sua abitazione, giovedì
scorso, è emerso che per Giovanni
Lonfernini, sono mutate le
contestazioni di reato
da parte degli inquirenti.
Infatti, tra gli indagati
della prima ora,
gli era stata notificata
la comunicazione giudiziaria,
lo scorso 10
febbraio, con la contestazione
di corruzione.
Nei provvedimenti che
hanno accompagnato
le perquisizioni nelle
abitazioni della scorsa settimana,
invece, sia per Gian Marco Marcucci,
sia per Giovanni Lonfernini,
le contestazioni sono cambiate
e sono diventate associazione a
delinquere e riciclaggio.

Le movimentazioni

In quello che è emerso fino ad
oggi ci sono diverse movimentazioni
di denaro attribuite a Lonfernini
sui libretti della famiglia
Mazzini. Tra queste ce n’è anche
una ritenuta importante dagli inquirenti,
nella quale, nella nota
alla contabile del passaggio di
denaro, il cassiere della banca
indica come quella di Giuseppe
Mazzini fosse una anagrafica fittizia.
Dall’altro lato, sempre negli
stessi passaggi c’è una nota nella
quale si afferma di conoscerlo
Giuseppe Mazzini
.

In un prelievo del 2008, con firma riconducibile a Giovanni Lonfernini, compare infatti una dichiarazione, che pare scritta di proprio pugno dal firmatario, nella quale si legge che l’operazione viene fatta dallo stesso ‘in nome e per conto del Signor Mazzini Giuseppe‘. Una operazione che gli inquirenti, proprio per questa nota, ritengono molto significativa. La dicitura viene apposta in occasione di un prelevamento di 10 mila euro su quel libretto. A Lonfernini fra l’altro è attribuita, nella ricostruzione del primo filone di indagine, l’ultima operazione dei passaggi di danaro legata ai libretti della famiglia ‘Mazzini’, con l’estinzione, il 3 aprile 2012, del libretto ‘Tre’ con bonifico di 135mila euro e rotti sul proprio conto presso Asset Banca

(con parti pubblicate nei giorni successivi)

Leggi anche: Lonfernini: “Pulizia etnica contro di me

 

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