“Una grande affluenza ha caratterizzato il programma del 1° maggio organizzato dalla Centrale sindacale unitaria”.
Lo afferma la Centrale sindacale unitaria, spiegando in una nota che la Festa del 1° maggio al Parco Ausa di Dogana è stato “un grande ritorno alla convivialità e alla voglia di stare insieme per celebrare la festa dei lavoratori dopo due anni di interruzione a causa della pandemia, che riempie di soddisfazione la Csu stessa”.
“Davvero notevole è stata l’affluenza alla serata di sabato 30 aprile, che ha preceduto la tradizionale festa: almeno oltre 600 giovani hanno riempito il palatenda e gli spazi adiacenti per il programma di musica e gastronomia organizzato dalla ‘Carretta & Friend’s’ – sottolinea Csu -. I dj protagonisti si sono alternati per tutta la serata con una scaletta musicale che ha fatto ballare e intrattenuto i giovani, mentre gli stand gastronomici hanno lavorato a pieno ritmo. È stato un grande piacere vedere questa aggregazione di giovani che si sono divertiti in questa grande festa, promossa dalla Centrale sindacale unitaria nell’ambito degli eventi legati al 1° maggio, che ha segnato finalmente il ritorno a condizioni di normalità”.
E ancora: “È arrivata quindi la volta della tradizionale festa del 1° maggio, con diverse centinaia di persone che hanno riempito il palatenda, quest’anno ancora più grande delle edizioni precedenti, in un pomeriggio allietato dall’esibizione della Nuova Romagna Folk, sulle cui note in molti si sono cimentati in un ricco programma di balli, di coppia e di gruppo. Il consueto stand gastronomico gestito direttamente dal personale Csu ha distribuito piadine e pietanze varie a centinaia di persone che hanno affollato i grandi tavoli del tendone”.
Le bandiere della pace, che insieme a quelle di Confederazione sammarinese del lavoro e Confederazione democratica lavoratori sammarinese hanno adornato il palatenda, “hanno ricordato che al centro della festa vi è la richiesta di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina per mettere fine a questo assurdo e sanguinoso conflitto, per affermare che il ricorso alle armi non deve mai essere lo strumento per risolvere le controversie”.
A tal proposito, ha dichiarato ai microfoni di San Marino Rtv, il segretario della Confederazione sammarinese del lavoro, Enzo Merlini: “Questo 1° maggio viene a collocarsi all’indomani di una guerra assurde e immotivata in Europa. San Marino ha fatto la sua parte nell’accoglienza dei rifugiati, anzi più di quello che poteva; infatti, anche rispetto agli altri Paesi abbiamo numeri di rilievo”.
Sul versante occupazionale, ha evidenziato Merlini: “Abbiamo registrato un incremento notevole degli occupati, grazie in particolare al settore manifatturiero: questo incremento riguarda prevalentemente gli uomini, ma anche l’occupazione femminile è cresciuta in maniera significativa. Speriamo che questo sia il preludio ad un 2022 che dopo il 1° maggio lanci nuovi messaggi di positività”.
Il segretario della Confederazione democratica lavoratori sammarinese, Gianluca Montanari, ha invece sottolineato il valore simbolico del 1° maggio: “Finalmente dopo due anni siamo ritornati a celebrare la festa del primo maggio: momento d’incontro tra generazioni e giornata di festa e riflessione sui temi del mondo del lavoro”.
E dopo la recente firma del contratto Industria, Montanari è tornato a rimarcare la necessità di aprire la stagione dei rinnovi contrattuali per tutti i lavoratori: “Soprattutto a partire – ha sottolineato – da quei settori dove il contratto è fermo da dieci anni”.
La Centrale sindacale unitaria ringrazia tutti i lavoratori, i pensionati, le famiglie e anche i tanti giovani che, “con la loro partecipazione, hanno risposto all’appello a celebrare questo primo maggio nel nome della pace e della solidarietà; una giornata che unisce i lavoratori di tutto il mondo nel ricordare che il lavoro, i diritti e lo stato sociale sono la base di una società coesa e inclusiva, che valorizza e mette insieme tutte le generazioni”.