David Oddone di L’Informazione di San Marino: Grasso: “Titano sulla buona strada per
togliersi nomea di paradiso fiscale” / Il procuratore nazionale Antimafia: “Buona collaborazione con tribunale San Marino”. In platea anche l’amica Rita Vannucci. Di Vizio sull’Italia: “i controlli latitano”
Si è parlato di corruzione ieri a
Rimini durante il convegno organizzato
alla banca di credito
cooperativo Valmarecchia, dal
titolo “Soldi nostri, soldi loro?”.
Ad aprire i lavori il procuratore
nazionale antimafia Pietro
Grasso.
Durante il dibattito non
sono certo mancati i riferimenti
alla Repubblica di San Marino e
a farla da padrone come spesso
accade è la “famigerata” banconota
da 500 euro: “Quella che
ha più valore al mondo –ha detto
Grasso-. In una valigetta 24
ore ci stanno 6 milioni di euro
e salire su un autobus per arrivare
a San Marino non è difficile.
Da qui, dice ancora Grasso,
diventa facile fare un bonifico
verso un paradiso fiscale, come
Macao o Hong Kong”.
Grasso
si sofferma poi sulla collaborazione
con la magistratura sammarinese,
ritenuta buona come
del resto aveva già avuto modo
di sottolineare il comandante
della fiamme gialle Mario Venceslai
dalle pagine del nostro
giornale: “La collaborazione
con i magistrati c’è e lavoriamo
bene”. Anche sul futuro del
Titano il procuratore Grasso è
tutto sommato positivo: “Siamo
sulla buona strada, speriamo
che si andrà sempre meglio per
togliere di dosso a San Marino
quell’etichetta di paradiso che
fa ancora fatica a levarsi”.
In
platea ad ascoltare il collega,
l’amica Rita Vannucci, commissario
della legge della nostra
Repubblica. I due, insieme
al dottor Di Vizio, pm di Forlì,
si sono intrattenuti a scambiare
qualche battuta. Pietro Grasso
poi stuzzica la platea facendo
suo un concetto già espresso
dal premier Monti: “Basta
chiamarli furbetti, non associamo
più la furbizia all’evasione
e alla corruzione”. (…)
