San Marino. “Ho il sentore che sia partito il tana liberi tutti”

San Marino. “Ho il sentore che sia partito il tana liberi tutti”

In Consiglio critiche di Pedini Amati, ma si tiene duro fino all’accordo Ue. Flop sulla pratica Sinpar. Scaramucce su Des, debito, condanna Guidi e immancabili attacchi ai giornalisti

ANTONIO FABBRI. I Capitani Reggenti Alessandro Scarano e Adele Tonnini, nel loro primo Consiglio, invitato a Focalizzarsi su ciò che unisce, piuttosto che su ciò che divide; per recuperare – a partire dall’Aula di Palazzo – un senso di comunità “leale e onesto”. I capi di Stato hanno garantito un impegno “costante e rigoroso” nel vigilare sul corretto funzionamento delle Istituzioni. Il primo invito ai Consiglieri è quello ad agire con “serietà, autorevolezza ed impegno” Più che quello che unisce, però, il comma comunicazioni mette in evidenza le divergenze in maggioranza, oltre ai soliti attacchi all’opposizione, la solita questione Cis, la solita propaganda. La Dc rimette avanti il Des, incrociando però la freddezza sul tema dalle altre parti che sostengono il governo.

Il segretario Federico Pedini Amati porta allo scoperto un po’ tutte le magagne della maggioranza e anche certi “giochini politici”, cose non fatte dal governo e ci mette pure il flop sull’accordo Sinpar per il parcheggione di cui, annuncia, spiegherà i dettagli il prossimo 26 aprile, anticipando la sua “valutazione negativa” sull’esito della pratica. “Ho il sentore che sia partito il tana libera tutti”, dice, ma aggiunge che bisogna tenere duro fino all’accordo di associazione con l’Unione Europea e ne chiede la tempistica.

Il Segretario agli esteri Luca Beccari, realisticamente, dice che entro l’anno si concluderà il negoziato, “ma essendo appunto un negoziato che si effettua tra più parti non è semplice dare una tempistiche certe”. Sul tema, però, poco dopo interviene Mirco Dolcini, di Domani Motus Liberi, che sottolinea come sia necessario interrogare la popolazione sul tema dell’Accordo con l’Ue. “Se sull’importanza di questa intesa siamo tutti d’accordo – dice – vorrei sapere invece chi non è d’accordo in quest’aula con un referendum per interpellare la popolazione” prima di decidere. Qualcuno poi parla della condanna di Daniele Guidi nel processo relativo alla truffa dei fondi pensione. C’è chi dalla maggioranza accusa che l’opposizione non ha fatto alcun riferimento a quella sentenza, anche se non sono stati in troppi neppure nella maggioranza a parlare dell’argomento. Ma forse ci sarà tempo, anche perché oggi si discute un ordine del giorno che, seppure mal scritto, è suscettibile di ritirare fuori il tema parlando di traffico di influenze.

Dalle minoranze forti critiche al Governo per la mancanza di progetti di sviluppo per il futuro del paese dopo quello che hanno definito il “naufragio del Des”.

Espressa inoltre forte preoccupazione per l’impatto sulle finanze pubbliche degli interessi che, ai tassi ipotizzati, si dovranno pagare per il rinnovo del debito estero da 340 milioni. Su questo il Segretario alle finazne Marco Gatti ha replicato richiamando la situazione della liquidità lasciata dal governo precedente.

Poi l’ex tiro a volo di Murata, con la scelta della riqualificazione della maggioranza e le proteste dell’opposizione e di molti cittadini.

In aula anche il caso della condanna di Ingrid Casali per diffamazione nei confronti del segretario Roberto Ciavatta, che genera frizioni tra Rf e alcuni esponenti di maggioranza. Rf evidenzia la preoccupazione perché nel paese della libertà, la libertà è a rischio.

Interviene Manuel Ciavatta che afferma: “non c’è libertà senza verità”. Appunto, verrebbe da dire. E poiché la carenza di libertà è lamentata da più parti – anche se molti hanno paura a dirlo – l’equazione è presto fatta. La conferma che qualcosa non funzioni, d’altra parte, arriva poco dopo, quando si registrano gli immancabili attacchi ai giornalisti, alla Rtv e alla stampa.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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