San Marino. I docenti contro il nuovo decreto: “Colpisce uno degli uffici più virtuosi”

San Marino. I docenti contro il nuovo decreto: “Colpisce uno degli uffici più virtuosi”

Didattica a distanza, “il decreto colpisce uno degli uffici più virtuosi”

Dura la posizione del Collegio dei Docenti sulle decisioni per la Scuola Superiore

Una delle novità introdotte nell’ultimo decreto del governo è l’adozione della didattica a distanza per gli studenti della Scuola Secondaria, che da lunedì staranno quindi a casa. “Sappiamo non essere la scelta migliore al mondo – ha spiegato il segretario Andrea Belluzzi in conferenza stampa – ma ad oggi abbiamo bisogno di prendere le scelte meno deleterie per gli studenti e per il Paese. Sappiamo che stiamo chiedendo a studenti e docenti altri sacrifici ma ribadiamo che la scuola nel suo complesso è ancora in funzione”. Una decisione che ha suscitato vivaci reazioni del Collegio Docenti della Scuola Secondaria Superiore e dell’Associazione studentesca. “A seguito delle quarantene, dal 16 al 24 novembre il dipartimento Prevenzione ha effettuato 181 tamponi sui compagni di classe degli studenti indice. Su 181 tamponi sono risultati 5 positivi, pari al 2,76% – scrive il Collegio Docenti in una lunga nota -. Nello stesso periodo di riferimento, dal 16 al 24 novembre, dai dati Iss emerge che la percentuale media di positivi sui tamponi effettuati su tutta la popolazione è dell’8,47%. Confrontando questi due dati emerge chiaramente che la Scuola Secondaria Superiore è un ambiente mediamente molto più sicuro, in termini di prevenzione dalla trasmissione del virus, di tutti gli altri contesti extrascolastici. Tale risultato si è ottenuto adottando misure rigide per il contenimento del virus, riorganizzando completamente la dislocazione delle classi, il posizionamento dei banchi, disciplinando gli intervalli, gli ingressi e le uscite con regole che evitassero assembramenti. Il governo ha adottato un decreto che determinerà la chiusura di uno degli ambienti con minor indice di diffusione del contagio, ottenendo un effetto diametralmente opposto a quello che vuole perseguire: sulla base dei dati statistici sopra riportati si evince chiaramente che, chiudendo la Scuola Superiore, il decreto esporrà gli studenti a un maggiore rischio di contagio. (…) Con questo decreto, il governo si assume la responsabilità, davanti alle famiglie e al Paese, di privare questi studenti di una preziosa opportunità di recupero, che avrebbe consentito loro di affrontare con maggiore serenità il nuovo percorso. Si assume la responsabilità di chiudere le porte a chi, come loro, ha visto in questo periodo il proprio Paese intraprendere una strada coraggiosa e virtuosa nel settore dell’istruzione, allineandosi con i Paesi europei più all’avanguardia. Con questo decreto, il governo si assume la responsabilità di un gravissimo passo indietro, proprio mentre l’Italia si appresta a tornare sui suoi passi e a riaprire anche le Scuole Superiori. (…) Dato che, su tutto il territorio di San Marino, l’unico provvedimento di chiusura colpisce uno degli uffici più virtuosi nell’applicazione di rigidi protocolli di prevenzione della diffusione del contagio, emerge fortemente il sospetto che questo governo, per incapacità di ascolto e di dialogo, ignoranza dei meccanismi basilari di funzionamento della Scuola Superiore e dell’Istruzione in generale, mancanza di idee o di coraggio nell’intraprendere soluzioni davvero efficaci per contrastare l’epidemia garantendo la tutela dei diritti fondamentali, quali la salute e l’istruzione, abbia scelto la via più breve, con il rischio concreto di sortire effetti diametralmente opposti a quelli perseguiti, cioè di esporre gli studenti a un rischio maggiore di contagio, tenendoli lontani forzatamente da quello che i dati statistici indicano come il luogo più sicuro, cioè la loro scuola. (…)”.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino

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