Ancora non si riesce a capire come sono andate effettivamente le cose durante la riunione del Consiglio dei XII di giovedì in cui è stata presa la decisione di approvare il principio: residenza San Marino, possibilità di intestare beni immobili a San Marino.
Decisione che, a leggere il Resto del Carlino – San Marino, sarebbe dovuta rimanere ‘secretata’, per un patto d’onore fra i presenti.
In un primo servizio di San Marino Rtv, a firma di Sergio Barducci (intervista a Stefano Palmieri di Alleanza Popolare), è stato detto: In Consiglio dei XII la maggioranza ha votato compatta, con la condivisione del
Governo; le forze di opposizione hanno scelto invece di astenersi.
In un secondo servizio (non firmato) di San Marino Rtv (intervista a Gerardo Giovagnoli di Partito dei Socialisti e dei Democratici) si è lasciato intendere che detto Partito avesse quasi votato a favore, cioè in linea con posizioni assunte in materia, nel 2008 (secondo
governo di San Marino post giugno 2006).
Oggi da il Resto del Carlino – San Marino si apprende che i tre consiglieri del Psd hanno invece votato contro.
Da altri fonti si è appreso che:
– Francesca Michelotti, Sinistra Unita, non ha partecipato alla seduta (per ragioni personali);
– Nicola Selva, Unione per la Repubblica, non era presente al momento della votazione o comunque non vi ha partecipato.
Per cui, in base alle informazioni fin qui disponibili, si può ipotizzare che per la proposta avanzata dal Governo:
– abbiano votato sì: Denis Amici (AeL), Oscar Mina (Pdcs), Claudio Muccioli (Pdcs), Giovanni Francesco Ugolini (Pdcs), Stefano Palmieri (Ap), Maurizio Rattini (Nps)
– abbiano votato no: Iro Belluzzi (Psd), Giancarlo Capicchioni (Psd) e Stefano Macina (Psd)
– si sia astenuto Paride Andreoli (Psrs)
Assenti o comunque non avrebbero votato: Nicola Selva (Upr) e Francesca Michelotti (Su)
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