Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: La spending review non vale per il corpo diplomatico / Nella nuova legge in prima lettura previsioni retributive in contraddizione con le linee della maggioranza
(…) Questo progetto di legge intitolato “Regolamentazione della carriera diplomatica”, tratta tutti gli aspetti del settore che, soprattutto in questi ultimi tempi, ha visto parecchie turbolenze legate a più di una vicenda giudiziaria che ha investito alcuni consoli e ambasciatori. Al di là di questo, tuttavia, nell’allegato “A” la norma contiene gli aspetti retributivi. In un paio di articoli sono previste, oltre alla retribuzione sullo schema della normativa della Pa, diverse indennità. Intanto i livelli che per Ambasciatore, Ministro plenipotenziario, Consigliere d’Ambasciata e Primo segretario, sono rispettivamente undicesimo, decimo, nono e ottavo.
In tempi di magra già dovrebbe bastare. Invece no. Perché il Primo segretario e il Consigliere di ambasciata percepiscono una “retribuzione di funzione”, pari a 340 euro, mentre Ambasciatore e Ministro plenipotenziario di 500 euro. Sempre pensionabile. Questo viene motivato con il fatto che sono diplomatici di carriera e che, in certe situazioni, devono essere reperibili per 24 ore su 24 e utilizzare mezzi di telecomunicazione propri e a proprie spese. In certe situazioni, già. Ma l’indennità è prevista sempre, “liquidabile e pensionabile”. Non finisce qui. Infatti, al comma 4 dell’articolo 1 dell’allegato A del progetto di legge, è prevista una “retribuzione supplementare” di 300 euro se il funzionario di carriera dovesse essere chiamato a ricoprire il ruolo di Capo missione. Se questo è il trattamento retributivo dei funzionari della carriera diplomatica, quello dei dirigenti del Dipartimento affari esteri non è da meno. (…)
