L’annuncio della nomina di don Domenico Beneventi quale vescovo di San Marino – Montefeltro è stato dato questa mattina alle 12,00 in contemporanea con la Sala stampa della Santa Sede e l’Arcidiocesi di Acerenza. Nella Cattedrale di Pennabilli erano convocati tutti i sacerdoti, religiosi e religiose, diaconi e membri di vari ufficio pastorali e di curia. Lo svolgimento dell’annuncio è stato preceduto, come da consuetudine, dal canto del “Veni, Creator Spiritus” cui è seguito l’annuncio del Vescovo Turazzi, coadiuvato dal Vicario Don Mirco Cesarini.
Mons. Turazzi ha esordito dando lettura della lettera del Nunzio Apostolico Card. Emil Paul Tscherrig che così recita:
“Eccellenza,
mi reco a premura di comunicarle che il Santo Padre ha nominato come suo successore per la Chiesa che è in San Marino-Montefeltro il Rev.do Domenico Beneventi del Clero di Acerenza, finora parroco e docente.
Desidero in questa occasione rivolgerle i miei più profondi e cordiali sentimenti di gratitudine per quanto da lei svolto in questi anni in qualità di guida per la comunità che è in San Marino-Montefeltro, per il costante impegno e la dedizione profusi, ad immagine di Cristo, Buon Pastore, con un’attenzione particolare alle persone più fragili e bisognose e alle tante sfide che l’amore per il popolo di Dio comporta.
La notizia del provvedimento pontificio sarà resa pubblica alle ore 12 di sabato 3 febbraio 2024”.
Poi Mons. Turazzi ha proseguito dando comunicazione di alcuni dati personali del Vescovo eletto:
Il Rev. Domenico Beneventi è nato a Castelmezzano (PZ) l’8 febbraio 1974.
Ha compiuto gli studi filosofico-teologici presso il Seminario Maggiore di Basilicata e il 3 luglio 1999 è stato ordinato presbitero per l’Arcidiocesi di Acerenza.
Nel 2016 ha ottenuto la Licenza in Teologia dell’Educazione presso la Pontificia Università Lateranense e nel 2018 il Dottorato in Teologia Pastorale presso la medesima Università. Nel 2021 ha conseguito la Laurea Magistrale in Media Education presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
E limitandoci agli attuali incarichi citiamo che “dal 2021 è Direttore dell’ Ufficio Catechistico Diocesano, formatore in Didattica Digitale e Media Education presso l’Istituto Comprensivo di Pietragalla (PZ); Direttore dell’ Ufficio Comunicazioni Sociali Diocesano; Assistente Unitario Regionale di Azione Cattolica; Assistente Diocesano del Settore Giovani di Azione Cattolica; Assistente Spirituale ed Educatore Socio-Educativo presso la comunità di recupero per tossicodipendenti “Emmanuel” di Genzano di L.; Assistente dell’ISM (Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo); Consulente ecclesiastico dell’AIART.
Il Vescovo Turazzi ha dato, quindi, lettura dei primi scambi di saluto con il nuovo Pastore della Chiesa particolare di San Marino-Montefeltro; questa una sintesi del primo contatto epistolare stabilito dal Vescovo Andrea:
“Carissimo don Mimmo, che cosa troverai qui? Anzitutto cuori e menti aperte all’accoglienza e alla collaborazione, l’esperienza della sinodalità vissuta: i Consigli diocesani, presbiterale, pastorale, sinodalità, economico e dei beni culturali (Museo, Biblioteca, Archivio: MAB); un clero secolare e religioso che si incontra tre volte al mese per la preghiera, lo studio, la conoscenza reciproca; quattro seminaristi, uno incamminato al ministero diocesano e tre alla vita religiosa; sette comunità contemplative e altrettante di vita apostolica; un’Azione Cattolica giovane e vivace, desiderosa di espandersi su tutto il territorio; movimenti vivaci e testimonianti (CL, RnS, Associazione Papa Giovanni XXIII, Milizia dell’Immacolata, Terz’Ordine Francescano, USTAL-UNITALSI, tutto il mondo dello Scoutismo, Carità senza confini); dodici Uffici Pastorali: non solo esecutivo del Vescovo, ma portavoce delle istanze delle comunità: esperienze, gioie e fatiche, per passare sempre di più dalla frammentazione all’unità; tante amicizie e collaborazioni, a partire dalle istituzioni civili, universitarie e scolastiche, alle forze dell’ordine, del servizio civile e del volontariato.
Ci aspettiamo un aiuto a riedificare il popolo cristiano, impedendogli di pensare, al di là di tutto, che la fede sia una cosa già assodata, immutabile. Invece, la fede deve essere di nuovo chiesta e richiesta al Signore e rivissuta in lui, nell’appartenenza al suo popolo che è la Chiesa”.
Il Vescovo eletto alla Chiesa di San Marino-Montefeltro, Don Domenico, ha così risposto:
All’amata Chiesa di San Marino-Montefeltro
“Vi saluto accogliendovi con il mio semplice e trepidante “SÌ” espresso, tramite S.Em. Rev.ma il Nunzio Apostolico il Cardinale Emil Paul Tscherrig, a Papa Francesco che ringrazio per la fiducia mostrata nel nominarmi Vescovo della Chiesa di San Marino-Montefeltro: fin d’ora prego per questa “nostra” Diocesi, guidata e custodita saggiamente da S.E. Mons. Andrea Turazzi, a cui va la gratitudine per la gentile e premurosa attenzione nei miei riguardi.
Saluto con deferenza gli Eccellentissimi Capitani Reggenti e tutti i membri degli organi istituzionali
della Serenissima Repubblica di San Marino.
Inoltre, porgo i miei distinti saluti a tutte le Istituzioni delle province di Rimini e Pesaro-Urbino e dei
Comuni della nostra Diocesi.
Giungo dalla Basilicata, dove ho vissuto fino a questo momento, per camminare con voi e continuare nel solco della millenaria tradizione della Chiesa, ad attualizzare, tra le sfide che il mondo ci rivolge, il riscatto della Speranza per l’avvento del Regno di Dio, nella sequela gioiosa e libera di Gesù Salvatore. È l’incontro con Lui che ha dato inizio alla nostra vita cristiana ed è stando dietro a Lui che saremo condotti, lungo le traiettorie di quest’epoca bella e inedita, a sognare e realizzare la gioia di Dio che ci ha promesso la vita piena.
In questo momento rivolgo un pensiero particolare a voi, carissimi fratelli nel ministero sacerdotale, diaconi, seminaristi, religiosi e religiose, consacrati e consacrate: insieme a me dite “SÌ” al Signore che chiama. La nostra risposta non può che essere il servizio. Con voi servirò la nostra Chiesa di San Marino-Montefeltro. Grazie sin d’ora per la vostra vicinanza e la vostra preghiera!
A tutte le aggregazioni laicali e a quanti si spendono nel servizio ministeriale per l’animazione e
l’edificazione delle comunità parrocchiali, giunga il mio ringraziamento: continuiamo a essere sale e lievito per portare la parola buona del Vangelo. Viviamo un tempo di grandi trasformazioni e la vostra testimonianza è senz’altro un punto di riferimento, un lume di speranza che squarcia il velo delle incertezze.
Agli ammalati, ai sofferenti, ai poveri e agli “scartati”, giunga il mio abbraccio: non siete soli! La Chiesa è con voi. Siete il cuore pulsante delle nostre comunità. Può sembrare una contraddizione, ma è in voi che anche oggi troviamo il volto sofferente del Signore.
Alle famiglie, ai giovani, a tutte le donne e a tutti gli uomini: busso alle porte dei vostri cuori perché
la pienezza della nostra fede passa soprattutto dalle relazioni. Avremo modo di conoscerci in futuro, ma sento già il calore di questa famiglia diocesana. Ai giovani, chiedo con Papa Francesco, di “fare chiasso”, è il suono dei vostri sogni, segno di vitalità, futuro e speranza per la società.
A chi si sente escluso, lontano, a chi non crede rivolgo una sola parola: insieme! Solo collaborando,
nell’ascolto reciproco, riusciremo a costruire un futuro degno per le nuove generazioni.
A tutti voi mi affido con gioia per corrispondere alle invocazioni che la storia rivolge alla nostra
condizione di discepoli di Cristo, nello stile sinodale, per essere, come prego ogni giorno nella
supplica al Sacro Cuore di Gesù, «solidali e amici della gente, apostoli di simpatia e di verità perché
il Vangelo diventi cuore del mondo».
La Vergine Maria, Stella del Mattino, San Marino, San Leone, San Canio, San Teodosio, San Rocco,
San Giacomo, il Beato Egidio da Laurenzana, il Beato Piergiorgio Frassati, la Beata Armida Barelli, il
Venerabile don Tonino Bello, intercedano per noi e ci custodiscano nella gioia del Vangelo”.
Al termine Mons. Turazzi, visibilmente emozionato, ha affermato:
“Per quanto mi riguarda è giusto metta briglie al cuore, ma è anche vero che «il cuore è il cuore» ed ha le sue esigenze e reclama i suoi diritti: i cuori di pietra ci sono stati tolti e sono stati sostituiti da cuori di carne (cfr. Ez 36).
Avremo modo di scambiarci confidenze, ricordi, memorie di chi ci ha lasciato, abbracci e, per quanto mi riguarda, richieste di perdono.
Il suono delle nostre campane giunga fino a te. Ti accompagnino la Beata Vergine Maria delle Grazie e i nostri Santi Patroni, Marino e Leone”.