San Marino. Il Panathlon premia gli studenti-atleti e affronta il gambling

San Marino. Il Panathlon premia gli studenti-atleti e affronta il gambling

Anche quest’anno, giovedì 23 novembre,  è stata celebrata la tradizionale Giornata Panathletica del Panathlon Club San Marino.

Lo segnala la stessa associazione, che aggiunge: “Per l’occasione si è proceduto alla consegna dell’ambito Premio Studente – Atleta, premio che il Panathlon Club riconosce  ai ragazzi ed alle ragazze che frequentano le Scuole Medie e Superiori di San Marino e che hanno, durante l’anno, ottenuto risultati importanti nella propria disciplina sportiva e ragguardevole rendimento durante l’anno scolastico.  Quest’anno, tra le tantissime segnalazioni ricevute, sono stati ritenute meritevoli del premio le ragazze Eva Bombagioni (Scuola Media – Ginnastica Artistica) e Matilde Terenzi (Pattinaggio Roller). Le ragazze, accompagnate dalle rispettive famiglie, hanno ricevuto il riconoscimento dalle mani del Presidente Leo Achilli e dalla responsabile del Club  Roberta Casali assieme ai complimenti e gli applausi dei numerosi panathleti presenti.  La serata è proseguita poi avendo come argomento “Il gambling nel mondo sportivo ed il gioco d’azzardo online”. Sull’attualissimo ed importante fenomeno introdotti dal Vice Presidente Claudio Muccioli sono intervenuti il Dott. Montanari Simone, Psicologo ed ex calciatore, il Maresciallo Rossi Alessandro responsabile per il gambling e le truffe online per la Gendarmeria di San Marino ed il Dott. Rosti Massimiliano, responsabile per la prevenzione del gambling nel calcio per la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio.  Il fenomeno del gambling e delle scommesse, soprattutto illegali, è stato affrontato dagli ospiti in modo molto approfondito ponendo l’accento su tutte le implicazioni che derivano dall’abuso delle diverse forme di scommesse, che portano a gravi dipendenze e che sono state evidenziate dai clamorosi episodi che hanno visto protagonisti importanti giocatori di calcio. I relatori, ciascuno per le proprie competenze, hanno cercato di evidenziare le motivazioni sociali (carenza valori, noia, voglia di rischiare ecc.) che hanno portato ad un progressivo aumento di questo fenomeno, soprattutto tra i giovani, e cosa fare a livello educativo per salvaguardare i nostri ragazzi e le loro famiglie. I panathleti presenti attraverso i loro interventi hanno espresso la loro preoccupazione per la diffusione di questo malcostume ed hanno nel contempo espresso il loro sostegno verso il lavoro che gli ospiti stanno sviluppando, con passione e competenza, per il bene della società e dello Sport.  Il bene dei nostri ragazzi è la fondamentale missione del movimento panatheltico”.

 

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