San Marino. In Maggioranza i negazionisti del “festino” derubricano i fatti a “episodio”

San Marino. In Maggioranza i negazionisti del “festino” derubricano i fatti a “episodio”

Avete chiesto le dimissioni del governo per cosa? Per una fetta di porchetta dopo le 18!?

La minimizzazione dei fatti porta la maggioranza, tutta, a derubricare il festino abusivo di Via Gino Giacomini a “episodio”. La sostanza è: l’episodio è spiacevole, qualcuno dice anche grave… ma vuoi che ci si debba dimettere per una fetta di porchetta?

La esplicita così per tutti, con anche la condivisione di una ipocritamente mesta posizione di Matteo Zeppa di Rete, Alessandro Mancini del partito socialista, nel corso della trasmissione di Rtv Palazzo pubblico che ha anticipato i temi del consiglio che si apre oggi. “Non parlerei neanche di fatti – dice Mancini rispondendo a Matteo Ciacci di Libera – ma piuttosto di episodi, di situazioni che non dovevano succedere, nel nostro comunicato abbiamo voluto puntualizzare questo increscioso accadimento e stigmatizzato certi comporta- menti fuori luogo. Però quando Ciacci dice che la politica non ha voluto strumentalizzare, io credo il contrario… la sua forza politica ha chiesto le dimissioni i del governo. Si rende conto? Lei ha chiesto le dimissioni del governo! E per cosa? Per una fetta di porchetta dopo le 18?!”

La linea, che probabilmente si ascolterà anche oggi in consiglio, è dunque questa: episodio – guai parlare di fatti – gravi, spiacevoli, incresciosi e quindi… niente. Finisce lì. Strumentalizzazione e stop. Facile facile. Muro di gomma da tutti: dalla Dc, ma anche da Motus Liberi che in una prima fase aveva preso le distanze ed è finita lì; muro di gomma anche da Rete, che nelle sue segrete stanze – a proposito di trasparenza – avrebbe visto qualche scintilla, ma con la pantomima delle dimissioni dei suoi due consiglieri, se l’è cantata e se l’è suonata al suo interno.

Eppure il giorno di quel brindisi, era proprio il giorno in cui San Marino raggiungeva il picco più alto dei contagi.

“Quando un governo perde la credibilità, deve trarre le giuste e corrette conseguenze”, ha replicato Matteo Ciacci.

“Questa è politica – ha replicato Nicola Renzi di Rf – questo festino ha fatto saltare il tappo. La gente è esplosa quando ha visto che chi ha imposto delle regole è stato il primo a non rispettarle. E infatti il Segretario Roberto Ciavatta, che ci diceva col petto largo ai cittadini ‘dovete stare a casa’, E infatti il giorno dopo, invece di stare a casa, si è andato a fare una bevuta al Titano, poi è andato al pranzo reggenziale e poi è andato a fare anche al festino di Via Giacomini. Queste sono cose inaccettabili”

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