San Marino. Inchiesta Mose e Chalet: con la black list i nodi vengono al pettine. L’Informazione di San Marino

San Marino. Inchiesta Mose e Chalet: con la black list i nodi vengono al pettine. L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Creazione fondi neri favorita dal protocollo bloccata dalla Black list

SAN MARINO. Chissà per quanto sarebbe andata ancora avanti la cassaforte sammarinese per i fondi neri da tramutare in mazzette se non fosse intervenuta la black list. Se infatti fu l’accordo commerciale del 20 luglio 2004, protocollo firmato dall’allora governatore del Veneto Giancarlo Galan e dall’Ambasciatore Pietro Giacomini, ad aprire la strada per favorire l’insediamento di attività economiche e imprenditoriali, fu l’avvento della lista nera, nel 2010, a non rendere più agevole l’operatività fasulla della Bmc Broker. Anche questo viene rilevato nell’ordinanza sulla base delle registrazioni e degli interrogatori che fanno parte del fascicolo di indagine. L’accordo caldeggiato da Baita che mira pure al registro navale. L’ex console William Colombelli, non inquisito nella nuova inchiesta sulla tangentopoli veneta ma già indagato – patteggiando poi la pena a un anno e 4 mesi – nella collegata Chalet, venne interrogato proprio nell’ambito di quella indagine. (…)


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