“Non è scrivere una lettera che ci farà dimenticare i rapporti non autorizzati con il generale dei servizi segreti italiani e quelli con parlamentari dell’Antimafia italiana”.
Con queste parole Indipendenza sammarinese torna a criticare Catia Tomasetti, presidente della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, chiedendo addirittura, attraverso un comunicato, “l’urgente necessità di allontanarla cautelativamente” e che venga “verificato se nelle sue condotte siano ravvisabili gravi reati” come “alto tradimento, spionaggio, rivelazione di segreto politico, usurpazione dei poteri pubblici e/o infedeltà in affari di Stato”.
Riguardo il caso Belluzzi, il movimento afferma che il coraggio di esprimere il dissenso “sia un valore da tutelare”. Ma il magistrato, “che pare non aver tempo di rendere giustizia a 545 persone e 545 famiglie, tra cui quella della ragazza morta investita a soli 18 anni, né di mandare avanti un processo secretato da 9 anni in cui una persona si è fatto la galera, né di astenersi dal giudicare processi riguardanti banche in cui la morosa commercialista (rinviata a giudizio per false fatture) ricopre cariche importanti”, abbia invece “trovato il tempo di aprire un’indagine, sulla base di una lettera anonima, nei confronti del consigliere Iro Belluzzi”. Di conseguenza, Is domanda: “Sarà una coincidenza che proprio colui che non si allineò ai desideri della maggioranza in Commissione Giustizia sia stato raggiunto, proprio ora, da un avviso di garanzia?”.
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