Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Repubblica Futura sul tema dell’inflazione.
In Italia il governo ha varato l’iniziativa “carrello tricolore” per combattere inflazione e caro vita: a San Marino cosa accade? Nulla, a parte la disponibilità di qualche singola catena della grande distribuzione.
Appelli delle associazioni dei consumatori e appelli dei sindacati, oltre che dei partiti politici, ai quali il governo risponde con il silenzio.
Zero idee, zero iniziative in una situazione in cui i consumi interni potrebbero avere anche un rovescio. Italiani a San Marino ad acquistare carburante perché più conveniente, sammarinesi a Rimini a fare la spesa nella grande distribuzione allettati da prezzi potenzialmente più competitivi. È questo che si vuole?
Repubblica Futura suggerisce un’azione molto semplice, verso la quale non servono provvedimenti normativi: aumentare la percentuale di sconto su un paniere di beni di prima necessità di un 5% in più rispetto ad ora. Lo abbiamo proposto in sede di assestamento di bilancio, con un emendamento che alla fine è stato accolto nello spirito, pur senza indicare la percentuale, ed è in attesa del Decreto Delegato attuativo che chissà se arriverà mai, conoscendo il modus operandi del Governo.
Al momento purtroppo dobbiamo constatare che non c’è nessuna campagna di aumento straordinario degli sconti SMAC e questo rischia di portare i consumi interni, come detto, verso l’esterno.
RF ritiene che questi semplici interventi aumenterebbero i consumi dei cittadini sammarinesi in territorio e potenzierebbero quelli dei non residenti che già oggi fanno rifornimento presso le nostre stazioni di carburante. Inoltre potrebbero avere anche un effetto indiretto sui flussi turistici in periodi dell’anno solitamente poco affollati.
La Smac Card è uno strumento potente e la coda ai distributori ne testimonia l’efficacia.
Senza inventarsi cose strane, di difficile attuazione, gli sconti Smac devono servire per attrarre consumatori esterni alla Repubblica e fermare in territorio i cittadini che escono dal confine per la spesa. E avrebbe l’impatto di limitare il peso dell’inflazione e il “caro tassi” sui cittadini.
Accanto a tutto questo, nell’attuale fase storica, è necessario un intervento mirato e calibrato sui mutui ipotecari destinati alla prima casa che ne consentano la sostenibilità, con particolare attenzione alle giovani coppie e alle famiglie in difficoltà: si tratta di una priorità sociale che non può continuare a essere ignorata.
Cosa si aspetta ad agire?