Il 13 gennaio 2016 si aprirà a Roma il processo per la vicenda Banca Tercas, ‘gemellata’ San Marino International Bank (Smib), ex Banca del Titano, ed ora Banca Impresa San Marino (Bism), di proprietà di Banca di San Marino.
La ripercussioni su San Marino potrebbero essere pesanti, con eventuale contestazione di responsabilità anche dei vertici di Banca Centrale.
Si legge su “Il Centro” a proposito del rinviato a giudizio avv. Lino Nisii, ex Presidente Banca Tercas: “per gli inquirenti non avrebbe avuto una responsabilità diretta nel crac, ma gli viene contestato il reato di ostacolo alle funzioni della vigilanza. Secondo la procura romana Nisii «avrebbe esposto fatti materiali non rispondenti al vero sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Tercas», occultando «fatti che avrebbe dovuto comunicare alla Banca d’Italia», in particolare circa il tentativo della Tercas di comprare la Smib, la Banca di San Marino, e la situazione patrimoniale della Tercas in vista dell’acquisizione della Caripe. Nel corso dell’udienza preliminare i difensori di Nisii hanno battuto soprattutto su un tasto: l’operazione Smib era stata gestita da Di Matteo che non ne aveva informato per tempo il presidente. Al gup di Roma, questa spiegazione non è bastata: vedremo cosa decideranno i giudici nel dibattimento“.