Alessandro Mancini (Ps) stigmatizza l’impostazione della di legge di bilancio per la mancanza di un vero progetto di crescita e di sviluppo di paese, di un progetto
che parta dall’analisi della situazione e delle prospettive per la Repubblica.
(…) Senza dubbio il dato più preoccupante che fotografa la recessione della nostra economia è il dato sul PIL, dal ultimo trimestre del 2008, al 31 dicembre 2012 – la perdita è di ben 31 punti percentuali.
La chiusura di migliaia di aziende circa i 1500 disoccupati testimoniano questa pesante situazione.
Il debito pubblico di oltre 95 milioni di euro al 30 giugno è destinato a crescere, perché nonostante gli annunci fatti proprio un anno fa in occasione della discussione del bilancio 2013 sul obiettivo del pareggio di bilancio, abbiamo ascoltato proprio nella relazione del segretario Felici che il disavanzo di amministrazione previsto per l’esercizio finanziario 2014 sarà di circa 16 milioni, 16 milioni che dovranno sommarsi ai 95. (…)
Dico questo, perché con questa impostazione, e con la recente legge tributaria appena approvata, si cerca di perseguire il contenimento del disavanzo, con l’aumento del carico fiscale, con provvedimenti che avranno un impatto diretto nelle tasche dei cittadini, un minore potere d’ acquisto, quindi si cerca di combattere le recessione con provvedimenti che non faranno altro che aumentare la recessione economica. (…)
Ma soprattutto è mancato il confronto. (…)
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