San Marino. Intervista a Giovagnoli (Psd) su cinesi, patrimoniale, riforma tributaria. L’Informazione di San Marino

San Marino. Intervista a Giovagnoli (Psd) su cinesi, patrimoniale, riforma tributaria. L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Investimenti cinesi: “il tono va elevato sullo stimolo a migliorarsi e a rafforzare lo stato di diritto” / “Patrimoniale? nessun problema, solo il tempo per approfondire al meglio ed evitare errori su di una tassa che non si intende replicare in futuro. Questo sarà l’anno della revisione dei costi, dell’Iva e del tavolo per lo sviluppo”

(…) Questa questione della trattativa con investitori da Hong Kong, sta tenendo banco. Qualche polemica mutuata dalla scarsità di informazioni sulla trattativa è sorta. E’ possibile fare un po’ di chiarezza sullo stato del confronto? “Osservo che in molti si preoccupano come se la trattativa fosse già conclusa e non si fossero fatte le dovute analisi. Non è così, la manifestazione di interesse del gruppo cinese era giunta prima della fine della scorsa legislatura e si è giustamente preso tempo per valutare condizioni e opportunità; dalla data della delibera fino ad ora non è successo niente di irreversibile e c’è modo di confrontarsi. Non c’è’ nessuna volontà di trattenere le informazioni, anzi sono favorevole ad un dibattito su come affrontare la rivoluzione conseguente alla scelta chiara e mi pare condivisa di non guardare più solo all’interno dei confini italiani. (…)

Nell’interesse degli investitori cinesi pare di capire che ci sia, oltre alla fiscalità leggera, anche il fatto che San Marino è stato europeo al contempo fuori dall’Ue. Non è che l’eventuale arrivo di questa Maxdo rischia di frenare il processo di integrazione a cui voi tenete particolarmente? “Non si può mettere sullo stesso piano la vicenda di una singola azienda interessata a San Marino per certe peculiarità, con le esigenze strategiche come quelle di una piena integrazione europea di un intero Paese. Nessuno può chiedere a San Marino di mantenere alcune differenze rispetto al modello europeo, che ora ci rendono in un qualche modo più attrattivi, se diventeranno non più valide o compatibili con l’Europa. (…)

Patrimoniale. Slitta la definizione del decreto. E’ sintomo di problemi solo tecnici o anche politici? “Nessun problema, solo il tempo per approfondire al meglio l’argomento ed evitare quanto più possibile errori nella concezione o nella applicazione, tenendo bene a mente che si tratta di una tassa che si applica per la prima volta e che non si intende replicare in futuro”.

Se ci sono queste difficoltà per definire una imposta sola, quante ce ne saranno per ridefinirle tutte le tasse con la riforma tributaria? “La riforma era già stata ampiamente discussa durante il 2012. Si era raggiunto un risultato discreto, perfettibile, ma non si parte da zero. La riforma fiscale sarà fondamentale per garantire chiarezza, aumentare la base imponibile, fissare condizioni di trasparenza ed equità, ponderare lo sforzo fiscale in base alla vera capacità reddituale, avere controlli più efficaci senza creare lo “stato di polizia fiscale”. (…)

Che fine ha fatto Stolfi? E Gatti? “Gatti non saprei. La mancata visibilità pubblica di Stolfi non implica invece un disinteresse per le vicende del partito e del Paese, su cui continua ad impegnarsi ed a fornire consigli intelligenti e preziosi per il PSD”. (…)

 

 

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