San Marino. Istanza d’Arengo sul gioco d’azzardo, la riflessione di Giovanni Giardi

San Marino. Istanza d’Arengo sul gioco d’azzardo, la riflessione di Giovanni Giardi

Riceviamo e pubblichiamo

“Fra i problemi che possono rovinare la vita dei cittadini c’è una calamità di cui non si parla molto, ma che non è l’ultima fra le calamità: la ludopatia, la mania del gioco d’azzardo che fa finire nel dramma e nella disperazione persone e famiglie. Quello che scandalizza di più è che di questa debolezza, vera e propria malattia, sia lo Stato ad approfittarne per fare soldi.

L’Italia, che ha  drammatici problemi di bilancio, sembra abbia allargato, per fare soldi, le iniziative di lotterie e annessi nonostante che i dati di un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità siano eloquenti: vengono individuati un milione e mezzo di “giocatori problematici”. Tragedie personali e famigliari segnalate da associazioni e dalla Caritas.  Ma, anche se non se ne parla molto, sono certamente non pochi anche i cittadini sammarinesi e loro famiglie vittime di ludopatia. L’ISS e la San Marino Giochi che li conosce e “benevolmente” afferma di curarli, dovrebbero pubblicare i dati statistici come ammonimento. Sulla ludopatia c’è chi ha fatto approfondimenti, fra i quali Orietta Ceccoli. Dovrebbero esprimersi su questa istanza d’arengo.

Nei decenni scorsi, in un breve periodo in cui la DC è stata all’opposizione, ho aderito con convinzione ad un comitato promosso da alcuni dirigenti di questo partito che chiedeva di abolire la San Marino Giochi perché, sosteneva, “fare soldi indipendentemente che si tratti di soldi che trasudano sofferenza e corruzione dei valori è immorale e indegno di uno Stato”. Questo documento aveva raccolto, in pochi giorni, quasi 200 firme.

Ma con la DC al governo il Comitato si è sciolto e la San Marino Giochi ha continuato a crescere e svilupparsi.

Con questa Reggenza è stata presentata una istanza d’arengo che chiede che venga vietato a cittadini e residenti l’accesso alle sale della “Giochi del titano”, l’ho firmata con convinzione. Qualcuno ha subito obiettato che così i sammarinesi andrebbero a giocare a Rimini. Non si può certamente impedire a qualcuno di rovinarsi coscientemente (anche se in passato era tassativamente proibito giocare d’azzardo nei luoghi pubblici, chissà se la norma è stata abolita?), ma almeno non sarà lo Stato a lucrare sulla rovina di quei cittadini che dovrebbe tutelare e proteggere.

Giovanni Giardi”

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