San Marino – Italia, nel 2005 lo stop di Menicucci

San Marino – Italia,  nel 2005 lo stop di Menicucci

Nel novembre del 2005 la Repubblica di San Marino è stata lì lì per firmare un accordo capestro con la Repubblica italiana: l’accordo di cooperazione di cui i sammarinesi ed il Consiglio Grande e Generale vennero informati solo alla vigilia della firma.
Lo stop di quella firma lo si deve a Pier Marino Menicucci (ora EuroPopolari per San Marino (coalizione Patto per San Marino, maggioranza in Consiglio Grande e Generale)
il quale come Segretario del Partito Democratico Cristiano Sammarinese si oppose e obbligò il Governo di allora (il governo straordinario) a recedere.
La questione è riemersa nei giorni scorsi in un dibattito all’interno della Festa dei Moderati al Parco Ausa. L’ha sollevata Paride Andreoli, ora appartenente a Gruppo Socialista Riformista ed ex del Partito dei Socialisti e dei Democratici (coalizione Riforme e Libertà, minoranza in Consiglio).
Andreoli ha sostenuto che è stato un errore non firmare quell’accordo del 2005. Menicucci ha ribattuto con orgoglio di aver fatto bene a stopparlo: ne sarebbe derivata una lesione letale alla sovranità della Repubblica (vedi dibattito consiliare).
Ora è di nuovo in ballo la sovranità della Repubblica nella trattativa fra San Marino ed Italia. Ma né Andreoli né Menicucci ne hanno parlato perché probabilmente nessuno dei due ne sa nulla, come del resto i sammarinesi ed il Consiglio Grande e Generale.

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