Per quanto riguarda i ritardi sulla ratifica interviene anche l’ambasciatore di San Marino in Turchia, Giorgio Girelli, a sostegno di quanto già espresso dal Segretario alle Finanze, Pasquale Valentini: l’atteggiamento dell’Italia nei confronti della Repubblica di San Marino non è cambiato. I ritardi sulla ratifica sono solo procedurali.
Sono esatte e veritiere le affermazioni del Segretario di Stato per affari Esteri della Repubblica di San Marino secondo le quali “l’atteggiamento dell’Italia non è affatto cambiato” in ordine alla ratifica ed esecuzione della convenzione tra Repubblica Italiana ed il Titano “per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali”. Il mancato inserimento della materia all’ordine del giorno della prossima seduta della Camera dei Deputati non riveste alcun carattere politico ma è determinato esclusivamente da aspetti di carattere tecnico.
Innanzitutto il relativo progetto di legge di ratifica (atto Camera n. 5667), non avendo ancora concluso l’esame in commissione affari esteri, non può approdare all’Assemblea di Montecitorio. Infatti, presentato dal Governo al Parlamento il 18 dicembre scorso, è stato assegnato dalla presidenza della Camera dei deputati alla competente commissione il 20 dicembre successivo. Questa, il giorno dopo, ne ha iniziato l’esame, che però resta sospeso finchè non si esprimeranno in proposito le commissioni permanenti prima, quinta e sesta, il cui parere è richiesto in proposito. In tempi ordinari la procedura prevede che, acquisiti i pareri, la commissione competente si riunisca di nuovo per dare mandato al relatore di riferire all’Assemblea. Ma a Camere sciolte il perfezionamento di quest’ultimo passaggio è problematico ( anche se le richiamate commissioni, convocate a breve per pareri sulle missioni militari all’estero, dovessero eccezionalmente emettere il parere sulla ratifica della convenzione).
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