Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Privilegi ad personam: addio risparmi per 800mila euro / Tagli ai dirigenti, la casta li stoppa / Le turbolenze in maggioranza non favoriscono i risparmi. La Dc rimanda il decreto. Intanto l’Upr è sempre più vicino all’asse Pdcs-Psd-Ap. Appoggio sulla riforma fiscale
SAN MARINO. La “casta” rallenta ancora il decreto sui tagli agli stipenti dei dirigenti. Nelle ultime battute del Consiglio grande e generale (che si riaggiornerà ad agosto, per le dimissioni della maggioranza), la Dc ne ha chiesto lo scorporo così da sottoporlo al dibattito e da non portarlo alla votazione diretta: ora, il decreto verrà (forse) riportato in Aula alla prossima seduta ma, coi malumori interni al Pdcs, c’è il rischio che decada nonostante il favore di Upr dai banchi dell’opposizione.
La norma, voluta dalla segreteria di Stato agli Interni di Valeria Ciavatta (in quota ad Alleanza popolare), è stata partorita nel congresso di Stato di metà maggio: a fine mese, al primo Consiglio utile, venne ritirata per «farla digerire» ai colleghi della Dc, s’era detto. E le ragioni erano chiare: il provvedimento eliminerebbe i contratti ad personam e imporrebbe un tetto alle retribuzioni (per un risparmio di 800mila euro per le casse dello Stato); e in quota alla Dc più d’uno s’è sentito “penalizzato” dal provvedimento. Ora, la maggioranza sta valutando i consensi esterni per provare a riproporlo ad agosto, ma i favori sono pochi. (…)
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