L’informazione di San Marino: La Csu denuncia: “Il 65% dei disoccupati è donna. Fenomeno si aggrava”
Sul Titano la disoccupazione colpisce sempre di più le donne. A denunciarlo è la Centrale sindacale unitaria che porta alla luce dati sull’aggravamento del fenomeno a danno della popolazione femminile: secondo l’ufficio statistica infatti, a fine 2014, i disoccupati totali erano 1.596, di cui 1.047 donne. Tradotto in percentuale, le donne senza lavoro rappresentano, spiega il sindacato, il 65,60% dei disoccupati a San Marino. E nei primi mesi del 2015 il numero di chi non ha un’occupazione, prosegue la Csu in una nota, è ulteriormente aumentato. Ad aver peggiorato le cose, secondo i sindacalisti, è stato il superamento del sistema delle graduatori che “prima- spiegano – assicurava giustamente una priorità nella collocazione alle persone in condizioni familiari e di reddito più difficili”. Ma il decreto n.156 del 2011, che ha “del tutto liberalizzato le assunzioni”, sostiene la Csu, ha smantellato del tutto queste tutele e quindi “penalizzato ancor di più le donne, che in molti casi si trovano in famiglie da sole con i figli da mantenere”.
Oltre a ciò, “in nome di una flessibilità sempre più sfrenata- prosegue il sindacato- è stato portato a 18 mesi il periodo in cui qualsiasi lavoratore può essere assunto a termine”, con la conseguenza di creare “una nuova ondata di precarietà”. (…)