Come rileva la Centrale Sindacale Unitaria, il quadro lavorativo e occupazionale del Paese
ha raggiunto livelli drammatici e sconfortanti. Per questa ragione la
Csu chiede al Governo che vengano al più presto fatte delle manovre
emergenziali che vadano a tamponare una disoccupazione più che
preoccupante, per poi rilanciare l’economia del Titano con un intervento
significativo e concreto.
“Siamo ormai al limite – fanno sapere Merlini e Felici – anche
perché da tre Finanziarie una parte consistente delle risorse del Fondo
ammortizzatori sociali, circa 4 milioni all’anno, vengono utilizzate per
finanziare le spese sanitarie e il vorticoso aumento dei licenziamenti
sta prosciugando i residui attivi accumulati nei decenni passati”.
Per i segretari della Federazione Industria l’emergenza lavoro è insomma
al primo posto: “Va immediatamente tamponata l’emorragia occupazionale e
poi avviata una robusta terapia di rilancio”.
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