Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Crisi politica e grandi manovre / La Dc: vogliamo l’Upr ma l’Europa divide dal Psd
Sulla riforma fiscale, si giocano le future alleanze. E, nei giorni caldi in vista dell’ultimo Consiglio grande e generale della legislatura in corso (le dimissioni della maggioranza sono previste per il 3 agosto), si delineano le coalizioni. Il presidente della Dc Teodoro Lonfernini “strizzza” l’occhio all’Upr (con la compiacenza degli alleati Ap e Noi sammarinesi e l’attenzione del già futuro amico Psd) e avverte i suoi: «Chi, nel partito, ancora dialoga coi Socialisti di Casali sappia che la dirigenza non ne vuol sapere».
E se per il Pdcs il futuro sembra già segnato, anche la sinistra si guarda attorno e spera nella spaccatura dei Socialriformisti (confluiti, ma non tutti son d’accordo, nei Socialisti di Augusto Casali). Intanto il dimissionario segretario alla Cultura, Romeo Morri, fa sapere in giro che lascia tutto e torna in farmacia, stanco delle beghe partitiche. Ma se sarà la riforma fiscale a fare i giochi, saranno invece i risultati della commissione antimafia a influenzare i voti: la relazione è attesa per metà settembre, ansie tra i partiti più rappresentativi.
Che i rapporti tra Dc e Upr siano buoni, non è un mistero: gioca il suo ruolo anche il ritrovato Federico Bartoletti, ex Eps. «Non ho mai nascosto – dice il presidente Dc Lonfernini – che bisogna andare a riaggregare le forze democratiche, tra cui Upr. All’inizio, non ho trovato favori nel partito, ma in questo momento, vista la nostra impossibilità a dialogare coi Socialisti, posso immaginare che si possa ripensare al rafforzamento, guardando anche all’Unione per la repubblica ». “Benedetta ” l’amicizia con l’Upr, c’è da pensare all’attualità, dove “stona” la divergenza tra Dc e Psd sull’adesione al l’Europa. (…)
OGGI
GIORNALI PARLANO
DI …
Marino di N. Montebelli
di Ranfo