San Marino, la letteratura dialettale, Pietro Rossi. Un lavoro di Giuseppe Macina.

San Marino,  la letteratura dialettale, Pietro Rossi.  Un lavoro di Giuseppe Macina.

L’Informazione di San Marino:  Il 9 settembre ricorre il secondo
anniversario della scomparsa
del Prof. Giuseppe Macina,
insegnante, ricercatore
storico e saggista
sammarinese.
Di seguito riportiamo proprio
un saggio su Pietro Rossi,
esponente della letteratura
dialettale ottocentesca, molto
amato dal Prof. Macina
.

 PIETRO ROSSI
Nasce il 18 maggio 1804 in
località La Casetta, alle pendici
del Titano, e muore in località
Paradiso, vicino a Domagnano,
il 21 Febbraio 1879.
Questi gli aspetti di una vita che
non presenta aspetti di eccezionalità,
ma non manca di motivi
di interesse, quelli soprattutto
legati alla vita contadina dell’Ottocento:
la miseria, la fame
quotidiana,
gli spostamenti da un podere
all’altro, motivi che fanno della
biografia di questo contadino
l’esemplare di tante altre, la
trama di un “vissuto” assai interessante
che già non sfuggiva ad
Emilio Sereni.
Piuttosto suggestiva la figura del
nostro autore, anche per quegli
aspetti che la rendono simile a
quella dei cantastorie: il girovagare
da un luogo all’altro, da
stalla a stalla, nelle lunghe serate
d’inverno, da piazza a piazza,
durante le fiere o le feste di paese,
per declamare e soprattutto
per vendere le sue canzonette.
Il nostro è anche autore in lingua
italiana. Talora con notevole
versatilità imita i letterati di
professione, tal altra con istintiva
espressività verseggia nella
lingua del popolo.
A volerci limitare al Rossi,
cantastorie in vernacolo, occorre
accennare a due canzonette, da
collocarsi evidentemente nel
solco della poesia popolare.
La prima delle canzonette ha
come titolo: “Risposta a due
persone che dicevano male di me
il dì 29 novembre 1846”.
Egli difende la propria dignità di
lavoratore di fronte al padrone
che lo accusa di trascurare il
lavoro dei campi.

Ma ji ai port una rason:

Che venga veda ma la psion

Sa jò fat i mi lavur,

Quant ch’ui fà jagricultur.

(…)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy