R.B. – La Voce di Romagna: La ‘Madonna del Voltone’ stavolta esagera / Banca Centrale: premi di produzione elargiti con eccessiva faciloneria ed un referendum che bussa alle porte
Il premio di produzione è un incentivo dato dalle aziende sane, con i bilanci in regola, a quei collaboratori che hanno raggiunto obiettivi e risultati tali da meritare un premio extra. Come si possa dare un premio da parte di un Ente che perde oltre 3 milioni e mezzo di euro che a bilancio ha come voce principale di costo stipendi per oltre sette milioni, è un vero mistero. E’anche il contrario di quei principi di sana e prudente gestione, che Banca Centrale impone ai suoi Vigilati. Quei premi produzione, hanno aggravato la perdita di Bilancio 2015, ma la prudente gestione è solo quella degli altri e non quando riguarda il portafoglio di Lor Signori. I Maestri della forma, gli esegeti di un regolamento, fatto da loro e per loro, senza garanzie per i Vigilati sono una vergogna che già per il passato La Voce ha portato all’attenzione dei lettori. (…)
Possibile che la politica, che a parole, parla di sacrifici comuni, di democrazia, di eguaglianza fra tutti i cittadini, possa accettare una Banca Centrale che finisce solo per fare le aste dei beni sequestrati e irrogare sanzioni ai soggetti vigilati che li mantengono, con altissimi contributi di vigilanza. Formalmente hanno il diritto d’avere questi stipendi e questi premi, ma dove sono quelli che li hanno autorizzati? Dormivano quella notte in Consiglio? Banca Centrale risponde solo a se stessa. Lì è il problema, manca un serio sistema di controlli e di norme che non siano interpretabili a discrezione e comodità di lor Signori. Quando un’azienda perde gli stipendi dovrebbero diminuire. (…)