“Perplessità e preoccupazione per l’ultimo decreto emesso in materia di misure anti-Covid, in particolare per la parte che riguarda la scuola”.
È ciò che esprime l’Associazione Pro Bimbi, che in una nota domanda: “Abbiamo portato avanti per anni la bandiera dell’inclusione come principio cardine della scuola e ora dividiamo gli alunni in un momento così delicato per la nostra comunità? E dopo tutto quello che hanno già passato e che li ha finora tenuti ‘lontani’? Per cosa poi? Qualche momento durante il cambio classe? Il tempo di andare a buttare le cartacce al bidone? I pochi minuti della ricreazione?”.
La Pro Bimbi, pertanto, non si trova d’accordo con quanto scritto nell’ultimo decreto “perché sarebbe inevitabile la creazione di una società scolastica ed extrascolastica discriminatoria, basata sulla classificazione in studenti di serie A e di serie B, con una emarginazione indiretta a danno di chi non si è, o non può esser immunizzato”.
“Ci auguriamo che tutte le norme che consideriamo discriminatorie vengano eliminate quanto prima e, in questa direzione, chiediamo altresì di adoperarsi per prevedere in tutti i plessi un efficiente sistema di ricambio e/o purificazione dell’aria, che almeno nelle aule sarebbe possibile ottenere anche con piccoli interventi a basso costo”, dice l’Ass. Pro Bimbi infine nel comunicato.
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