Tamara Antonioli – La Tribuna Sammarinese: La famiglia Mularoni aveva chiesto di celebrare il funerale di domenica, il Consiglio dei dodici ha detto no /
L’ultimo viaggio di Denis, tra ostacoli e rifiuti /
La sorella Stefania racconta amareggiata: “Non è stata l’ambasciata ad avvertirci del decesso di Denis, ma al contrario sono stata io ad aver informato il consolato sammarinese”.
Per la famiglia di Denis Mularoni si è chiusa la pagina più dolorosa. Sabato pomeriggio in centinaia hanno voluto salutare per l’ultima volta il 39enne di Montegiardino, tragicamente scomparso in Brasile il 10 febbraio scorso, dopo una settimana di ricovero a Macapa, sperduto paese lontano oltre 2500 chilometri da Brasilia. La salma di Denis è rientrata giovedì sera, dopo venti giorni di attesa, di telefonate intercontinentali, di ostacoli. Adesso che tutto è alle spalle, per la sorella di Denis, Stefania, è arrivato il momento di raccontare cosa la sua famiglia ha dovuto subire durante la concitata fase della malattia del fratello e di quello che è successo dopo, quando è stato il momento di organizzare il suo ultimo viaggio. (…) Per giorni ci hanno tenuto in sospeso, poi giovedì sera, appena rientrata la salma, siamo stati informati che non era possibile perché avrebbe creato un ‘precedente’. “Incredibile” commenta amareggiata Stefania. “Giovedì sera quindi ho comprato in fretta e furia un altro biglietto aereo per mia cognata e sua mamma, per far sì che arrivassero in tempo per i funerali di Denis. È stata una grande mancanza di sensibilità e di solidarietà”. Ora però è alle spalle. “Ma ho voluto raccontare tutto questo perché sono convinta che Denis avrebbe fatto lo stesso”. La forza e il coraggio, evidentemente, sono nel dna.
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