San Marino. La storia dei medici Giuseppe Bergonzi, Antonio Michetti raccontata in un libro. La presentazione domenica 11 settembre

San Marino. La storia dei medici Giuseppe Bergonzi, Antonio Michetti raccontata in un libro. La presentazione domenica 11 settembre

La Segreteria di Stato per la Cultura e la Giunta di Castello di Borgo Maggiore invitano alla presentazione del libro “Breve storia di due medici a San Marino: Giuseppe Bergonzi, Antonio Michetti“.

Il libro, scritta da Karen Venturini e Claudia Malpeli, verrà presentato domenica 11 settembre alle ore 17:00 presso la Sala del Castello di Borgo (piazza Mercatale n. 21, Centro Storico di Borgo Maggiore).

Il libro edito da Bookstones Edizioni tratteggia il profilo di due protagonisti della nostra storia locale nel periodo che intercorre tra il 1831 e il 1905. Si tratta di Antonio Michetti e Giuseppe Bergonzi, due medici che vissero proprio a Borgo Maggiore e che sono ricordati nella storia della medicina italiana per il valore della loro ricerca scientifica e la profonda passione politica ispirata ai valori democratici e repubblicani.

Antonio Maria Michetti nasce a San Marino nel 1829 da una famiglia di locandieri. Grazie al sostegno economico di un mecenate e del Consiglio Principe e Sovrano di San Marino, Michetti ha la possibilità di studiare medicina all’Università di Pisa e poi di Bologna. Suoi docenti sono i nomi illustri della scienza medica dell’Ottocento: Francesco Puccinotti, Domenico Mieli, Maurizio Bufalini. Michetti è il primo sammarinese a conseguire la laurea in psichiatria. Nel 1872 assume la direzione del manicomio provinciale San Benedetto succedendo a Cesare Lombroso. Antonio Michetti sarà anche consigliere, Capitano Reggente e consulente delle Istituzioni per progetti sociali dal contenuto innovativo.

Giuseppe Bergonzi nasce a Casalgrande Reggiano nel 1792 e muore a San Marino nel 1837. Studia alla facoltà di medicina dell’Università di Bologna ed è riconosciuto come un raffinato studioso e un innovatore nelle terapie mediche. Anche lui prenderà parte alla vita politica partecipando nel 1831 ai moti insurrezionali in Romagna. Durante la battaglia di Rimini fuggirà a San Marino dove sarà nominato medico primario e rimarrà in esilio fino all’anno della sua morte.

Il Segretario di Stato Andrea Belluzzi, nella prefazione al testo, ha affermato: “Claudia Malpeli e Karen Venturini, appassionate studiose sammarinesi di differente formazione, ci conducono in un viaggio ambientato nella San Marino dell’Ottocento. Le biografie di due medici, Antonio Michetti e Giuseppe Bergonzi, sono le protagoniste di questa pubblicazione, raccontate attraverso l’utilizzo di una finzione letteraria: sono infatti gli stessi personaggi a raccontare la propria vita.

Sullo sfondo di queste vite, il XIX secolo, uno dei periodi più importanti della storia sammarinese per diverse ragioni.

In qualità di Segretario di Stato per la Cultura sono lieto di aver fornito pieno sostegno a questo progetto editoriale. Sono convinto che le biografie degli uomini servano a comprendere le sfumature più nascoste della storia e questo testo ci permette di esplorare un periodo di grande fermento della storia sammarinese, attraverso le scelte e l’operato di due uomini illustri, medici a San Marino”.

La Giunta di Castello di Borgo Maggiore ha voluto contribuire alla realizzazione di questa iniziativa editoriale. Il Capitano di Castello, Barbara Bollini ha affermato: “Borgo Maggiore è il luogo principale in cui è ambientato questo romanzo storico. Proprio nell’antico mercatale nella seconda metà dell’Ottocento, si svilupparono nuove istanze politiche e sociali che miravano a produrre profonde riforme della società e delle istituzioni sammarinesi.

Attraverso la narrazione delle autrici si evince la vivacità che caratterizzava il Borgo dell’epoca, sede di mercati e di fiere, paese delle cantine, delle locande e delle grotte. Esprimo alle autrici un sincero plauso per la loro pubblicazione, augurandomi che questo testo possa essere strumento per la conoscenza di aspetti inediti della vita del nostro Castello, soprattutto per le giovani generazioni”.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

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